Thailandia alla scoperta delle isole del mare delle Andamane
Aggiornamento: 31 gen
Le Isole Andamane, parte dell'India e immerse nell'Oceano Indiano, offrono un paradiso di spiagge incontaminate, acque cristalline e una natura selvaggia, perfetto per chi cerca relax e bellezza lontano dalla frenesia.

(Foto scattata a Kuraburi)
Le Andamane, ancora selvagge e da poco aperte al turismo internazionale e di massa, sono uno degli ultimi paradisi incontaminati rimasti al mondo. Quando toccherete terra da queste parti potrete sostenere di essere arrivati in un angolo di paradiso con spiagge immacolate, coste frastagliate e lussureggianti palmeti che si tuffano nell’Oceano Indiano. Situate a sud del Golfo del Bengala, le Andamane sono un gruppo di circa 204 isole conosciute agli europei sin dal VII secolo d.C. e all’epoca di Marco Polo.

Dopo aver respirato i profumi e i colori di Bangkok e della sua antica capitale Ayutthaya, una delle maggiori città della Thailandia. sono salpata verso le isole.

(Foto scattata a Bamboo Beach)
Spiagge da cartolina, mare cristallino, proprio come nelle foto che avevo guardato con occhi sognanti su internet. Ecco perché questa destinazione è così amata, soprattutto da noi italiani. Il clima? Perfetto. Giornate soleggiate, poca umidità e piogge rare. Durante l’inverno, la costa che si affaccia sul mare delle Andamane è un sogno: qui si trovano alcune delle isole più belle, come le Similan, Khao Lak, Phi Phi Island, Krabi, Pucket e la riserva naturale delle Surin.
Una meta imperdibile che credetemi all'ìnizio ero scettica se inserire o meno nel mio itinerario ma poi mi ha conquistato. Dai una occhiata al mio itinerario che ti porterà a vivere paesaggi inesplorati e meno noti , spiagge incantate e tradizioni senza tempo. Ho scoperto la Thailandia quasi per caso e ne sono rimasta immediatamente affascinata.
ITINERARIO
Il nostro viaggio comincia a Bangkok e dopo aver trascorso due giorni qui abbiamo fatto un viaggio nel passato verso Ayutthaya, l'antica capitale del regno prima di salpare per le ISOLE

Da Bangkok abbiamo preso un transfer verso Ayutthaya (che ci ha riservato la guida Maxtiger) in un ora e mezza eravamo nella storia. Nella storica città riconosciuta come Patrimonio Unesco, una città molto antica e ricca di storia, i numerosi templi e le rovine risalgono ai tempi del Regno del Siam.

Abbiamo trascorso un'intera giornata facendo un tour in bicicletta (esperienza imperdibile) tra le rovine dei templi, assaporando la maestosità di un tempo ormai passato e schiacciando un pisolino all'ombra degli alberi.

Merita più tempo., un paio di giorni al meno ed una notte, se avete tempo vi suggerisco di approfittarne. Siamo riusciti a visitare solo una piccola parte delle sue meraviglie, tra cui il suo Parco storico che racchiude le rovine degli edifici che appartenevano al Regno del Siam. La città fu fondata nel lontano 1351. Poi da visitare anche il Wat Phra Si Sanphet un tempio antichissimo ultimato nel 1351, ed era il più sacro del Palazzo Reale di Ayutthaya. Tutt'oggi viene considerato il più importante della città, in quanto il più antico di tutti. A renderlo così importante e particolare sono state le tre strutture a punta, (in foto la terza punta è nascosta dal monumento)

Imperdibile anche il Wat Phu Khao Thong è conosciuto anche come Torre Buddista o Monte d'oro di Ayutthaya, ed è un tempio veramente bello e particolare, considerato uno dei più belli di tutta la Thailandia. Imperdibile quindi una visita! Per visitarlo munitevi di tanta energia,
Favoloso e pieno di oro anche il Wat Phanan Choeng Worawihan un complesso di templi risalenti al 1324.

Foto scattata nel Wat Phanan Choeng, un tempio buddista che si trova ad Ayutthaya. Il grande vihan, l'edificio più alto all'interno del complesso del tempio, ospita questo immenso Buddha seduto dorato alto 19 metri che risale al 1334, chiamato Luang Pho Tho dai tailandesi e Sam Pao Kong dai cino-tailandesi. La statua è considerata un protettore dai marinai . E' conosciuto principalmente per l'enorme statua di Buddha Intorno ad esso è diffuso un vero e proprio culto, perché si dice che durante i saccheggi da parte dei birmani, la statua si mise a piangere. Il tempio vanta anche una collezione di altre 80.000 statue più piccole raffiguranti sempre il Buddha.
Tutto su Ayutthaya QUI
Direzione Isole "Ko" Surin da Bangkok verso Kuraburi - Khao Lak

(Foto scattata alle Surin)
Dopo un viaggio notturno in bus (servizio VIP) da Bangkok, con sedili reclinabili che hanno reso le 6 ore di tragitto più confortevoli, siamo arrivati all'alba a Kuraburi, una tranquilla cittadina costiera che funge da porta d'accesso alle Isole "Ko" Surin, parte di una riserva naturale protetta. arcipelago di 5 isole, due quelle che normalmente si visitano, a 70 km dalla terraferma thailandese e 150 chilometri a nord di Phuket.

Da lì, in barca, il viaggio è continuato per circa due ore, Non avevo mai pensato che un luogo potesse regalarmi così tanta bellezza e semplicità insieme, ma le Isole "Ko" Surin sono riuscite a farlo. Ideali per chi ama il mare e lo "Snorkeling". Sull’isola di Ko Surin Tai si trova un piccolo villaggio Moken, abitato da un gruppo etnico austronesiano noto come "zingari del mare" per il loro stile di vita tradizionalmente nomade. Vivono in armonia con l’oceano, mantenendo tradizioni uniche e affascinanti.

(Foto scattata alle Surin)
Ho deciso di pernottare sull’isola di Surin Nuea in campeggio, proprio accanto alla splendida baia di Mai Ngam. C'erano soltanto 70 postazioni ed era la mia prima volta in tenda, ma la comodità delle strutture offerte dall' Ente Parco mi ha stupita: materassini, sacchi a pelo e cuscini erano disponibili a prezzi più che ragionevoli (meno di 500 baht per tutto). Altrimenti, potevo anche portare una tenda e pagare solo l’occupazione del terreno. C’era perfino un ristorante, dove gustare piatti semplici (tre giorni pollo fritto e riso bollito) ma deliziosi con vista sul mare. Per chi desidera pernottare, l’isola di Surin Nuea offre anche semplici bungalow per 2-5 persone.
Le notti erano magiche: sembrava di essere su un’isola deserta, con il cielo pieno di stelle e il rumore delle onde in sottofondo. Al mattino, svegliarsi con il suono del mare è stata un’esperienza che mi ha fatto innamorare ancora di più di questo luogo.
Alle 19 il mare si ritira, lasciando scoperti oltre 200 metri di fondale. È un fenomeno naturale comune in queste zone, le secche condizionano anche la navigazione, ma per chi lo osserva per la prima volta può sembrare inquietante

Il Parco Nazionale è aperto solo sette mesi all’anno, quindi non perdere l’occasione di viverlo al meglio. Io so già che ci tornerò! Se vuoi staccare dalla routine e immergerti in una natura autentica, ti consiglio di prenotare subito: qui ogni momento vale la pena.
Ogni mattina prendevamo la barco in esplorazione verso alcune delle spiagge più belle della zona tra queste quella di Ao Mai Ngam selvaggia e romantica allo stesso modo.
Come raggiungerle: A Khura Buri si fermano anche i bus che coprono le tratte Bangkok–Phuket o Chumphon-Phuket, così come si possono organizzare trasferimenti in minivan da Krabi, Phuket o Khao La Tutti i dettagli qui - Ente Parco
Esplorazione delle Similan "day trip" con soggiorno a Khao Lak

Al terzo giorno di soggiorno alle Surin, nel tardo pomeriggio prendiamo la barca e rientriamo a Kuraburi. Qui troviamo dei mini-van che ci lasciano a Kao Lak, in un'ora abbondante di strada. Passiamo "una notte da sogno" e di riposo prima di salpare il giorno dopo per le Similian. Alloggiamo in un luxury resort l'Eden Beach con una delle spiagge private tra le più belle viste nella mia vita. Sabbia bianca e mare cristallino. Colazione intercontinentale che ci ha rimesso al mondo dopo aver mangiato pollo e riso per tre giorni.
Subito dopo salpiamo per un "Day Trip" nel Parco nazionale protetto delle isole Similan riconosciute tali nel 1982, Purtroppo quest'isola meravigliosa è presa d'assalto dal turismo di massa e sconsiglio vivamente di andarci nei periodi di alta stagione. Da giugno 2018 non è più possibile pernottare ed è anche obbligatoria una tassa di 500 bath per gli adulti e 300 bath per i bambini per visitarla.
“Similan” vuol dire nove e si riferisce alle nove isole che sono allineate da nord a sud a circa 60 km dalla terraferma. L'ideale è affittare una barca e andare alla esplorazione delle spiagge più belle circumnavigando le isole: come Koh Pa Yu, è famosa per i suoi meravigliosi giardini di corallo e il punto di immersione “West of Eden” come anche Koh Meang, è sede della stazione dei ranger del parco e ospita due splendide spiagge: Honeymoon Beach e Princess Beach. La più grande delle isole, famosa per il punto panoramico “Sail Rock”, (da fare a piedi in salita e con le infradito è tostissima) da cui si può ammirare una vista spettacolare sulla Donald Duck Bay. Impressionante e famosa per le rocce granitiche che la rendono speciale date le dimensioni, le forme ed i colori.
Tuttavia, è una spiaggia molto affollata durante tutta la giornata.
Dalle Similan a Phuket, tra comfort movida e mare da sogno
Arriviamo a Phuket con un mini van in un paio d'ore da Karaburi - Khao Lak. Alloggiamo da Bandalo Boutique Hotel struttura molto carina, accogliente ma soprattutto fronte mare alla bellissima Patong Beach sulla costa occidentale dell'isola e con una colazione abbondante e varia.

Qui a Phuket una sera è d'obbligo immergersi nella vita notturna folle e trasgressiva della vicina (ma non troppo) Bangla Road popolare per la vivace vita notturna e per i suoi ladyboy, Il nostro hotel aveva una posizione perfetta. Vicino a tutto senza soffocare nel caos. Trascorriamo qui due notte e tre giornate intense di mare. Con una long tail boat in questa zona esploriamo tante spiagge. Quella di Kata Beach è molto suggestiva e soprattutto nelle ore del tramonto, regala un bello spettacolo.
Kata Beach
Kata mi ha conquistato con la sua semplicità e per il colore dell'acqua. La spiaggia si divide in due parti: Kata Noi, più piccola e tranquilla, e Kata Yai, con la sua zona più ampia, hotel e negozi. Entrambe offrono panorami straordinari sulla pittoresca isola di Koh Pu, da non perdere soprattutto al tramonto. Un vero spettacolo per tutti!
Karon Beach

Incastrata tra Patong (a nord) e Kata (a sud), è la terza spiaggia più lunga dell’isola e una delle più frequentate. La sabbia è bianca ed il mare turchese ideale per fare il bagno e restare ammollo tutta la vacanza. Più tranquilla delle altre spiagge vicine (per me ideale) offre anche attività come parapendio e moto d’acqua se comunque cerca un po’ di movimento.
Railay Beach
La penisola di Railay si raggiunge solo via mare. Ed è una delle mete più belle della provincia di Krabi. La sabbia è bianca ma quello che colpisce sono le imponenti scogliere calcaree sono uno dei suoi tratti distintivi, ideali per essere fotografate. Accessibile solo in barca, da Ao Nang o da altre spiagge di Phuket,
Da Pucket a Phi Phi Island, il paradiso terrestre
L'arcipelago delle Phi Phi islands é situato nella provincia di Krabi qui ho scoperto il paradiso terrestre, Phi Phi Island non è dotata di un proprio aeroporto; l’arcipelago è raggiungibile soltanto via mare da Phuket, Krabi, Koh Lanta e Koh Lipe. Oppure potete raggiungere Phi Phi Island da Bangkok è prenotare un volo per Phuket o Krabi.
Ho trascorso due notti sull'isola e tre giorni pieni di esplorazioni. Se dovessi tornare in Thailandia, darei sicuramente più tempo a quest'isola, che merita di essere vissuta a fondo. Consiglio vivamente di pernottare qui, evitando la folla delle escursioni giornaliere, per scoprire davvero il suo fascino. Abbiamo soggiornato da Cabana Hotel vista mare a meno di 1 km dal centro, accesso diretto alla spiaggia ma soprattutto un bar aperto anche la sera ma mai fino a tardi.

Con una Long Tail Boat abbiamo visitato innumerevoli spiagge, facevamo sosta quando alla vista ci piaceva una delle insenature e spiaggette. E vi assicuro qui le spiagge sono fantastiche. I massaggi Tahilandesi sono una esperienza che dovete fare assolutamente. In spiaggia ve ne propongono diversi sta a voi accettare "strong" o "light"

Maya Beah, l'isola celebre per "The Beach" di Di Caprio
Per vivere al meglio la magia di quest’isola, arrivare di buon mattino è fondamentale. E' una meta ambita e dall'accesso limitato! Siamo stati accolti da una lussureggiante vegetazione e da maestose scogliere a picco, Il mare è di quelli cristallini, quasi da cartolina. E' impossibile da dimenticare per qualsiasi visitatore, anche i meno avvezzi ai soggiorni in località di mare. L’isola fa parte del Parco Nazionale marino di Ko Phi Phi. Passeggiando lungo il perimetro di questa splendida spiaggia si può ammirare non soltanto la sua sabbia finissima, ma anche tante altre cose interessanti, a cominciare dalle grotte Viking Cave. Il governo Thailandese ha vietato la possibilità di soggiornare in questa isola
Tonsai Bay (Loh Ton Sai)

Tonsai Bay è il centro turistico ed il molo principale dell’arcipelago delle Isole Phi Phi (Tonsai Pier). Qui arrivano e partono tutti i collegamenti marittimi da/per Phi Phi Island. Da Phi Phi Island è possibile raggiungere Krabi in circa 2 ore di navigazione. Il centro sorge su di un istmo caratterizzato da due baie contrapposte: Tonsai Bay (Loh Ton Sai) a sud e Dalum Bay (Loh Dalum) a nord, separate l’una dall’altra da un lembo di terra di circa 150 metri.

(Foto La Thailandia.com)
Dalum Bay (Loh Dalum)
Dalum Bay – Loh Dalum in Thai, qui ci siamo stati dopo cena. E' una bella baia stupenda e grandissima situata a nord di Tonsai Bay, separata da quest’ultima da un lembo di terra che è la sua particolarità. Attraversi un arco e trovi in due dimensioni diverse. E' piena d beach bars e ristoranti, ideali per degustare qualche pietanza tipica e sorseggiare un cocktail a pochi metri dal mare. Dopo il tramonto, quest’area rappresenta il centro della movida di Phi Phi Island ed è piena di persone di ogni età.

Da Phi Phi siamo ritornati a Phuket in traghetto. Poi da li abbiamo preso un volo interno per Bangkok dove abbiamo trascorso l'ultima notte. Scelta consigliata a causa delle imprevedibili condizioni meteo e del mare che possono farvi perdere il volo.

Le attrazioni e i monumenti che hai scoperto in questo racconto sono solo una piccola parte di ciò che la Thailandia può offrire. Ogni itinerario è unico, guidato dalla tua curiosità e dal tuo desiderio di conoscere un luogo attraverso la sua storia e la sua gente.
Viaggiare significa aprirsi a nuove esperienze, lasciarsi sorprendere da ciò che non ci si aspettava di trovare e imparare a vedere il mondo con occhi diversi. A volte, basta un incontro, una strada poco battuta o un dettaglio inatteso o semplicemente un profumo per rendere il viaggio ancora più speciale.
E con questo pensiero, voglio lasciarti con una frase che porto nel cuore:
"Viaggiare è essere infedeli. Siatelo senza rimorsi. Dimenticate i vostri amici per degli sconosciuti."
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