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Isole Lofoten: cosa vedere, itinerario consigliato 8 giorni on the road

  • Immagine del redattore: Manuela Lenoci
    Manuela Lenoci
  • 25 giu
  • Tempo di lettura: 11 min

Aggiornamento: 1 lug

Esplorare l’arcipelago norvegese tra spiagge, fiordi, villaggi di pescatori e trekking indimenticabili

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Se sogni un viaggio nelle Isole Lofoten all’insegna dell’avventura, tra natura incontaminata, trekking panoramici e momenti di puro relax nordico, questa guida ti porterà dritto nel cuore di una delle destinazioni più scenografiche della Norvegia.


Dimentica i soliti itinerari giornalieri: ecco un percorso completo per esplorare le Lofoten in auto, seguendo le tappe imperdibili da nord a sud, con consigli su dove dormire, mangiare e vivere esperienze autentiche.
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Le Lofoten sono celebri in tutto il mondo per i paesaggi spettacolari e i visitatori di mezzo mondo soprattutto nord europa, le scelgono per assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte d’estate e dell'aurora boreale d’inverno, ospitano anche antiche tradizioni di pesca del merluzzo artico (skrei), vichinghi, arte locale e una vivace scena outdoor (kayak, arrampicata, trekking).

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Si trovano nel nord della Norvegia, all’interno del Circolo Polare Artico, nella contea di Nordland. L’arcipelago principale comprende le isole di Austvågøya, Vestvågøy, Flakstadøya e Moskenesøya, collegate dalla scenografica E10, strada costiera che offre continui panorami su fiordi, spiagge bianche e montagne aguzze.

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Ho affrontato questo percorso con lo spirito libero che da sempre mi accompagna, e con Viaggi Avventure nel Mondo, che per me non è solo un modo di viaggiare, ma una vera e propria scuola di vita. Un gruppo, uno zaino (ed un trolley in stiva), una meta lontana: è tutto ciò che serve per capire che la bellezza, quella autentica, spesso si trova proprio lì dove fa un po’ paura arrivare.

Una destinazione che si vive più che si visita
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La Norvegia artica non è per chi cerca itinerari prestabiliti. È un invito continuo a scegliere, cambiare, adattarsi. A prenotare un traghetto e poi perderlo. A trovare rifugio in una sauna, a inseguire il sole a mezzanotte, a dormire nei rorbuer, a camminare finché le gambe tremano. È un’esperienza che almeno a me personalmente ha insegnato a lasciare andare, ad ascoltare il tempo della natura. Ed è proprio lì, tra le curve dei fiordi e le creste delle montagne, che mi sono accorta di aver trovato qualcosa: me stessa.


Da Tromsø a Bodø: 8 giorni di fiordi, rorbuer e hiking oltre il Circolo Polare Artico
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Siamo partiti da Tromsø, la “Porta dell’Artico”, con l’idea di attraversare le isole Vesterålen e Lofoten fino a Bodø in otto giorni. In mezzo: fiordi, traghetti da inseguire, villaggi di pescatori e alcuni degli hiking più spettacolari della Norvegia. Un viaggio che non si dimentica.

Atterrati in questo aeroporto abbiamo noleggiato un auto con riconsegna a Bodo.


Tromsø è un punto di partenza perfetto per acclimatarsi: moderna, vivace, circondata da montagne e fiordi. Prima di partire, ci siamo concessi una tappa alla Cattedrale Artica (Ishavskatedralen), una chiesa modernissima, luterana, che ricorda la punta di ghiaccio. di un isberg. Vale la visita, ci siamo arrivati a piedi attraversando il ponte: architettura audace, atmosfera sospesa.👉 Info: QUI

Facciamo la nostra prima cena in un fastfood consigliatoci dalla proprietaria dell'hotel Kaia Bar e Bistrot e mangiamo il nostro primo hamburger di renna e balena

Ma ci hanno consigliato anche un fastfood che proveremo magari un'altra volta Egon


Traghetto Brensholmen–Botnhamn: cosa sapere prima di partire per Senja
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Per arrivare alle Lofoten in auto, bisogna attraversare prima l'isola di Senja da Tromsø, la via più diretta e la soluzione ideale è il traghetto Brensholmen–Botnhamn, operato da Torghatten Nord AS. Il servizio non prevede prenotazioni, si sale in base all’ordine di arrivo: first come, first served. Consultate gli orari sui siti web in quanto suscettibili di molti cambiamenti anche in base alle condizioni metereologiche mutevoli.

C'è anche l'opzione via terra Impostando Vangskid sul navigatore, che se siete appena arrivati o atterrati a Tromso, ti permettere di prendere confidenza con le strade ed i paesaggi norvegesi. Noi per esempio abbiamo scoperto un angolo autentico, dove la Norvegia si mostra senza filtri.


👉Consiglio per altri viaggiatori: In Norvegia, spesso sucedono degli imprevisti con i traghetti ed il piano B si rivela il migliore.


Traghetto Gryllefjord-Andenes (corse limitate e nessuna prenotazione)
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Da Senja ha inizio la vera immersione nella natura norvegese. Selvaggia, silenziosa, spettacolare. Quest’isola, poco battuta dal turismo di massa, viene chiamata “la Norvegia in miniatura”.

Da qui, molti viaggiatori scelgono di imbarcarsi sul traghetto Gryllefjord–Andenes, operato sempre da Torghatten Nord AS. che collega Senja alle Vesterålen. Ma attenzione: anche questo non si può prenotare, ed è una delle tratte più delicate da gestire non solo in alta stagione. Le corse sono solo due al giorno, alle 11:00 e alle 19:00, e l’imbarco è regolato secondo l’ordine d’arrivo. Se si perde quello del mattino, si rischia di restare fermi ore – e solo forse si sale su quello serale, se si è nelle prime file.

La nostra esperienza? Siamo arrivati tre ore prima, ma il traghetto era già completo. A quel punto, la decisione: attendere tutto il giorno o rimetterci in viaggio?

Abbiamo optato per la seconda, tornando in direzione Tromsø e proseguendo via terra verso Sortland. Un tragitto più lungo, ben 5h, ma straordinariamente panoramico, che ci ha permesso di entrare davvero in contatto con il ritmo lento della Norvegia artica.


👉 Consiglio utile: se viaggiate d’estate, valutate bene se includere questo traghetto nel vostro itinerario. L’alternativa via strada, seppur più lunga, può rivelarsi la scelta più rilassante (e fotogenica). Tappa intermedia consigliata: Austnesfjorden viewpoint, poco prima di raggiungere Svolvær. Fermatevi per una pausa, qualche foto e un momento di pura contemplazione sul fiordo



👉Vik Strand: la spiaggia nascosta delle Lofoten

Si trova sull'isola di Vestvågøy, circa 10 km a nord di Leknes, lungo la panoramica strada Fv826. Vik Strand è una spiaggia meno conosciuta ma altrettanto spettacolare delle famose Haukland e Uttakleiv. Arco di sabbia bianca, acque turchesi e montagne a fare da cornice – un luogo selvaggio ma accessibile, perfetto per chi cerca tranquillità senza rinunciare alla bellezza del paesaggio

  • Scenari spettacolari: sabbia chiara, acque verde-blu e montagne concentriche – un quadro naturale perfetto, definito “Costa paradisiaca norvegese”

  • Aurora Boreale: in inverno, Vik Strand è una delle spiagge migliori per ammirare le luci del nord grazie all’orizzonte aperto e alla latitudine favorevole


Svolvær porta d'accesso principale alle isole Lofoten (Nyksund, Henningsvær)
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Il viaggio verso sud prosegue poi attraversando le isole Vesterålen per arrivare alle Lofoten, attraversando lo Sortland Bridge, snodo fondamentale anche se non una vera meta. I ponti sono una vera esperienza e sono belli da vedere e da percorrere.

A partire da questo momento il paesaggio si popola di iconiche Rorbuer, le capanne rosse dei pescatori sull’acqua, sono il posto ideale dove dormire quando arrivate a Solvaer. Noi abbiamo soggiornato in uno di questi ed è stata una esperienza autentica.

In questa zona è preferibile fare le escursioni in gommone nel suggestivo Trollfjord, uno dei fiordi più stretti e scenografici della Norvegia, dove spesso si avvistano le maestose aquile di mare.

👉 Per info su crociere, gite e saune galleggianti: QUI


Ogni viaggio in Norvegia del Nord è un’esperienza personale, fatta di scelte, deviazioni e scoperte. Il nostro itinerario ci ha portati a trascorrere due notti e tre giorni a Svolvær, vivace capitale delle Lofoten e punto di partenza ideale per esplorare alcuni dei luoghi più affascinanti dell’arcipelago.


Henningsvær, il villaggio delle Lofoten sospeso tra mare e arte
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Da Svolvaer, le tappe più note sono facilmente raggiungibili: tra quelle che siamo riusciti a fare vi suggerisco di non perdere Henningsvær, uno dei villaggi più pittoreschi di tutta la Norvegia. Gallerie d’arte, casette colorate affacciate sul mare e quell’atmosfera bohémien che ti fa rallentare. Fermatevi obbligatoriamente a cena da Trevarefabrikken a Henningsvær, ex fabbrica trasformata in caffetteria e spazio creativo: ottima pizza (tra le migliori del Nord), birre artigianali, e, se siete fortunati, la luce del sole di mezzanotte che accende il cielo anche alle undici di sera. Noi abbiamo trovato un diluvio universale, ma l’esperienza non ha perso fascino. Se non trovate posto andate da Briggh....

A Svolvær, non mancano pause golose. Per la colazione, consigliatissimi Laura’s Cafe o Jordbærpikene. A pranzo o cena, provate Bacalao, ideali per assaggiare specialità locali in un contesto rilassato. I piatti da provare in Norvegia sono sempre gli stessi: il salmone, la zuppa di pesce che ho adorato, l'Hamburger di Renna, e la fettina di carne di Balena


  • Niksund -Norway’s ghost village that’s come back to life

    Forbes descrive Nyksund come un “ghost village” riconvertito in un vivace villaggio creativo, riemerso dalle rovine degli anni ’70 grazie a progetti culturali e alla passione di artigiani e artisti. Il fascino risiede nel contrasto tra le case colorate arroccate sul mare e la natura selvaggia attorno: un mix suggestivo che fa rivivere l’area in modo autentico. Nyksund rappresenta una tappa simbolica: un villaggio in ripresa che garantisce immersione autentica nella cultura locale e nel paesaggio artico. Fondato nel XIX secolo, Nyksund fu un importante villaggio di pescatori durante l’epoca d’oro della pesca al merluzzo artico (skrei). Negli anni '70 fu completamente abbandonato a causa di difficoltà logistiche e dell’ammodernamento della pesca. Rimase disabitato per decenni, guadagnandosi la reputazione di "villaggio fantasma". A partire dagli anni 2000, artisti, viaggiatori e imprenditori lo hanno ripopolato, trasformandolo in un laboratorio di rigenerazione rurale e culturale. Prima di arrivare a Svolvær, se avete tempo, deviate verso Nykvåg e Nyksund nelle Vesterålen. Non ve ne pentirete. Nyksund in particolare (noi l'abbiamo vista in un giorno di pioggia e vento gelido) è una chicca: antico villaggio di pescatori, un tempo abbandonato, oggi rinato grazie a un progetto di recupero. Case in legno, silenzio ovattato e un’energia difficile da descrivere. Un luogo dove fermarsi, respirare e sentirsi piccoli tra mare e montagne.

  • Se amate camminare, nei dintorni c’è il trekking verso il Festvågtind, moderato ma impegnativo nella parte iniziale. Noi ci siamo fermati al lago, metà percorso, complice la ripidità e il meteo non proprio favorevole – ma anche solo la prima parte regala scorci spettacolari su Henningsvær.


  • Se volete integrare durante la vostra permanenza a Svolvær. Prenotate in anticipo, soprattutto in alta stagione queste due esperienze che sono davvero speciali


    1. Sauna galleggiante a Svinøya Rorbuer

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    Un vero must se amate le esperienze nordiche. Una sauna panoramica galleggiante, aperta ogni giorno dalle 9 alle 2 di notte, con la possibilità di tuffarsi direttamente dal tetto nel mare artico. Un mix di adrenalina e benessere che non dimenticherete. Prezzo: circa 195 NOK a persona (circa 17 € per 1 ora).

    👉 Info e prenotazioni: Sauna Galleggiante


    2. Escursione in kayak al sole di mezzanotte

    Vivere le Lofoten dall’acqua è un’esperienza magica. Le uscite in kayak sono disponibili anche in tarda serata, intorno alle 21:30, per pagaiare sotto il sole di mezzanotte, quando la luce accende i fiordi di riflessi dorati. Un modo lento, silenzioso e potente per connettersi con la natura.

    👉 Tutti i tour su: Escursioni di mezzanotte


    3. Crociera al Trollfjord natura dominante e aquile di mare


    Foto Flicker
    Foto Flicker

    Navigare il celebre Trollfjord, circondato da pareti montuose che si ergono fino a 1 000 m dal mare, è un’esperienza imperdibile alle Lofoten. L’escursione in RIB, gommone rigido o peschereccio vi porta nel cuore del fiordo, con l’emozione di avvistare le aquile di mare in volo ravvicinato. Durata: circa 2 ore, con tempo a bordo per ammirare montagne, baie e la stretta gola del Trollfjord (2 km di lunghezza, ingresso di soli 100 m) 

  • Imbarcazioni consigliate:

    RIB/Gommone: basso, veloce e emozionante, ideale per stare più vicini alla natura

    Peschereccio o nave da crociera: usata da compagnie come Hurtigruten o Havila Voyages, permette un passaggio suggestivo dentro il Trollfjord (giro a 180°) e aggiunge una dimensione culturale/naturalistica all’escursione


Lofoten on the road: cosa vedere tra Nusfjord, Reine, Hamnøy e il villaggio di Å

In due-tre giorni intensi è possibile vivere in queste zone l’essenza delle Lofoten: villaggi storici, trekking sfidanti ed epici, spiagge tropicali artiche e l’atmosfera magica del sole di mezzanotte. Un itinerario perfetto per viaggiatori in cerca di bellezza selvaggia, autenticità nordica e fotografia d’autore.

Essenziale preparare bene lo zaino, allacciare le scarpe e lasciarsi sorprendere dalla luce infinita delle Lofoten.


👉Nusfjord – il villaggio-museo!


Almeno una mezza giornata la dovete dedicare a Nusfjord – il villaggio-museo! E' un villaggio UNESCO con Rorbuer originali e ben tenuti circondato da montagne che lo rendono ancora più scenografico. Entrata €8, si paga con carta. È una specie di set da cartolina vivente, tanto amato dai fotografi . Passeggiando tra le barche e le vecchie segherie, non perdetevi i cinnabun di Hansines bakeri, autentiche bombe di zucchero artigianale e una zuppa di pesce o pollo da Landhandleriet Cafè. Dal villaggio si dirama un sentiero poco battuto verso i laghetti Nervatnet e Mellomvatnet: una mezz’ora di cammino tra boschi e panorami segreti. Attenzione: terreno scivoloso se piove. Ottimo per sgranchirsi le gambe dopo la colazione. Nusfjord risale al V secolo: oltre 50 edifici storici, uno dei villaggi meglio conservati di tutto l’arcipelago


👉Trekking a Monte Ryten e Kvalvika Beach: la meraviglia selvaggia delle Lofoten


Curiosità: qui è stato girato il docu-film North of the Sun, simbolo del turismo sostenibile norvegese.

Uno dei miei trekking preferiti dove la sfida ed il mordente hanno guidato le mie gambe attraverso la volontà ferrea di arrivare in cima al monte.

Si parte da un piccolo parcheggio lungo Hovdanveien, vicino a Fredvang (Google Maps: "Kvalvika Beach"). Dopo circa un’ora e 30 di cammino si raggiunge la spiaggia di Kvalvika, incastonata tra pareti montuose e lambita da acque turchesi. Un angolo di mondo dove la natura è ancora padrona. Proseguendo si raggiunge il Lago Forsvatnet e infine la vetta di Monte Ryten: lo sguardo spazia su fiordi, spiagge artiche e cieli infiniti. Il percorso è mediamente impegnativo, con tratti esposti ma percorribili con attenzione.

Un’escursione tra le più iconiche delle Isole Lofoten, il percorso verso Monte Ryten (543 m) e la remota Kvalvika Beach è un’esperienza imperdibile per chi ama la natura autentica e i paesaggi da cartolina.


👉Villaggi da cartolina Hamnoy e Reine

Durante il nostro itinerario alle Lofoten, abbiamo dedicato una mezza giornata abbondante alla visita di due dei villaggi più iconici dell’arcipelago: Hamnøy e Reine, distanti tra loro appena 15 minuti in auto

  • Hamnøy

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Hamnøy è uno dei villaggi di pescatori più antichi della zona. Il piccolo ponte di pietra panoramico è il punto migliore per una sosta fotografica, con vista sulle tipiche rorbuer rosse affacciate sul fiordo. In zona è presente anche la Hamnøy Sauna, prenotabile online o in loco: una pausa rigenerante dopo ore di viaggio.

Reine

Proseguendo verso sud si arriva a Reine, considerato uno dei villaggi più belli delle Lofoten. Consigliata una passeggiata nel porto e una sosta per cena ad Anita’s Seafood, locale apprezzato per la qualità del pesce fresco (ottima la tartare di salmone) e l'atmosfera calda e accogliente. Reine è anche il punto di partenza del trekking al Reinebringen. Ed è un trekking che lascia il segno! Dalla cima, la vista sui fiordi norvegesi è epica, quasi surreale.


👉Trekking al Reinebringen: cosa sapere prima di partire

Il giorno seguente siamo tornati a Reine per affrontarlo intenzionati a scalare 1.900 gradini in pietra e raggiungere la vista panoramica tra le più belle della Norvegia sui fiordi. È stata un’esperienza collettiva, condivisa con altri viaggiatori e – nel mio caso – anche in videochiamata con chi amo, per raccontare in diretta la magia del sole che non tramonta mai.


Cosa sapere prima di partire per il Reinebringen :

  1. Durata A/R: 3,5–4 h

  2. Il sentiero è segnalato a sud di Reine (seguire indicazioni “Reinebringen Trailhead” su Google Maps).

  3. La salita è ripida ma ben mantenuta. Il sentiero è frequentato, ma offre punti ampi dove fermarsi.

  4. Orario suggerito tardo pomeriggio o sera per godere del sole di mezzanotte.

  5. Periodo consigliato: da giugno a settembre, meteo permettendo



👉Spiagge delle Lofoten: Rambergstranda e Skagsanden

In questa zona ed esattamente nella regione di Flakstad ci sono due spiagge artiche degne di menzione Rambergstranda e Skagsanden, due spiagge iconiche delle Lofoten, a pochi km l’una dall’altra, perfette per una sosta rigenerante e suggestiva.

  1. Rambergstranda: la spiaggia “caraibica” artica

Attraversando Flakstad si arriva a Rambergstranda, spesso descritta come la “spiaggia caraibica del Circolo Polare”. Sabbia bianca, acqua cristallina e un anfiteatro naturale di montagne circostanti la rendono un set ideale per fotografie. Prendetevi almeno 1 ora per camminare e immortalare i colori magici, perfetti anche in pieno giorno.

  1. Skagsanden: riflessi, pattern e nordic glow

A breve distanza si trova Skagsanden Beach, celebre per le sue sabbie mixate di sabbia chiara e nera che creano sorprendenti pattern naturali e montagne che le fanno da sfondo si riflettono nei canali d’acqua, Secondo Smithsonian Magazine, è una delle spiagge più fotografate dell’arcipelago . Qui si possono anche avvistare surfisti coraggiosi che sfidano le fredde onde artiche



👉Å i Lofoten: piccolo villaggio, grandi storie

Scendendo fino all’estremità meridionale delle Lofoten, si giunge ad Å – il villaggio dal nome più corto al mondo – treat per chi ama posti autentici e affascinanti. Å è famoso per il Museo dello Stoccafisso (Lofoten Stockfish Museum) e il Norwegian Fishing Village Museum, allestiti in ex magazzini e baracche storiche: qui si racconta la vita dei pescatori e la lavorazione del stoccafisso, una tradizione secolare legata al commercio con l’Italia e l’Africa. Il museo dello stoccafisso è spesso tra i primi 5 in Norvegia per importanza culturale.

Esperienza autentica: il villaggio conserva l’atmosfera di un tempo e si affaccia sulla fine dell’E10, la “King Olav’s Road”.

Sapori locali: nel museo tradizionale si possono assaggiare i cinnamon buns fatti nel forno del 1878 e gustare fish soup o smoked salmon nei locali vicino al porto

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Benvenuto nel mio mondo

Sono una giornalista pugliese, che crede ancora nelle favole e che ama condividere la magia dei suoi viaggi.

Questo blog è dI ricco di tanti contenuti che parlano delle mie  avventure in Puglia e Around the world

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