top of page
  • Immagine del redattoreManuela Lenoci

Viaggio in Terra Santa: 4 giorni tra Gerusalemme e Tel Aviv

Aggiornamento: 9 apr

Città santa di tutte le religioni monoteiste la prima. Città moderna piena di cultura, divertimento e vita notturna la seconda. I due volti della terra santa tra modernità e tradizione


Avevo acquistato i voli per andare a Tel Aviv a Capodanno del 2021. Purtroppo a causa delle restrizioni Covid-19 sono stata costretta a rimandare seppure a malincuore. Non appena l'Israele ha riaperto le sue porte ai turisti stranieri vaccinati, sono salita sul primo volo alla scoperta di questo Paese.


Che l'Israele sia una delle nazioni storicamente più controverse mai esistite è noto ormai a tutti. Qui nascono le 3 grandi religioni monoteiste, cristianesimo, ebraismo e islamismo che hanno influenzato la storia del mondo, .


Quello che in pochi sanno invece, è che c'è un forte legame tra questa terra e la Puglia, nato molti anni prima, quando per compiere l'Aliya Bet, alla lettera “la salita”, cioé il viaggio degli ebrei verso la Terra promessa, la prima nave partì dal porto di Monopoli, in provincia di Bari, in Puglia, il 21 agosto 1945.


Era la Dalin guidata dal padovano Enrico Levi, a bordo ospitava 37 ebrei. Furono oltre 21mila, nel corso dei tre anni, i salvati che fecero il viaggio della speranza con 56 imbarcazioni salpate in Europa (cariche di ebrei sopravvissuti allo sterminio nazista).


Un dettaglio quello della città di Monopoli, la mia città, quella in cui sono cresciuta, che mi colpi parecchio e di cui sono venuta a conoscenza durante l'inaugurazione di una mostra presso il Museo Ebraico - Jewish Museum Lecce curata da Fiammetta Martegani (curatrice del museo Eretz Israel, Tel Aviv) Dalla Terraferma alla Terra Promessa: Aliya Bet dall’Italia a Israele" .


Se non ci siete ancora stati vi consiglio di visitarlo. E' ubicato all'interno di un palazzo medievale dall'aspetto tardo-rinascimentale e barocco, nel luogo ove sorgeva la sinagoga quattrocentesca, al centro dell'antico quartiere ebraico di Lecce


Collegamenti con Tel Aviv


Abbiamo pianificato il nostro viaggio a fine maggio con partenza da Bari trovando tra le offerte Ryanair un volo a 89 euro a/r per Tel Aviv (martedì 24mag 2022 15:15 - sabato

28 maggio 1835 ).


In aereo:


La Ryanair è l'unica compagnia aerea low-cost che effettua voli da e per l'aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion 2 volte a settimana. I voli sono previsti al momento solo da Bari con partenza il martedì alle 15:35 e il sabato alle 13:45. Il volo dura 3h prevedendo 1h di fuso orario. Tel Aviv District è 1 ora avanti rispetto all'Italia.


Informazioni utili

La valuta ufficiale di Gerusalemme è lo Shekel israeliano. Gli Euro sono accettati dappertutto, puoi anche pagare comodamente con la carta di credito. Gli unici posti dove devi pagare in valuta locale sono musei o siti archeologici, ma anche li' in molti puoi pagare con la carta di credito. Tel Aviv è una delle città più care al mondo.


Prima tappa Gerusalemme

Appena atterrati a Tel Aviv abbiamo noleggiato un auto per raggiungere Gerusalemme che dista 40 minuti dall'aeroporto.


Chi viene nella Terra Promessa viene per vedere il Santo Sepolcro, la Via Crucis, i quartieri di Gerusalemme, la Galilea, il Mar Morto, il deserto, Tel Aviv, insomma sogna come me, di conoscere questa terra seguendo le tracce lasciate da Gesù, ripercorrendo i luoghi della sua Passione, della sua morte e della sua Resurrezione.


Subito dopo scopre che la proposta gastronomica rappresenta un buon motivo per apprezzare ancora di più la Terra Santa. Qui la parola kosher è decisamente di casa. (significa "idoneo"). Il mio primo contatto con la città di Gerusalemme è stato proprio con la cucina Kosher, appena atterrata poco prima dell'ora di cena. Abbiamo chiesto un tavolo al ristorante e ci hanno chiesto se eravamo osservanti o meno (Kosher?).

Nei ristoranti ci sono le zone dedicate ai kosher e quelle dedicate ai non osservanti.

Falafel, hummus, ptitim (cuscus israeliano), pita, tahina, sabish, shakshuka, burekas, halva ricette e proposte simili a quelle dei Paesi arabi solo che sono preparate secondo le regole religiose degli ebrei osservanti.


Rabbini, prelati e cattolici frequentano volentieri il ristorante kosher dove ogni ricetta è una "interpretazione moderna di piatti biblici" (cit Corriere della Sera).


Noi abbiamo cenato la prima sera da Cafe Rimon a Gerusalemme, apprezzando tutte le specialità che questa cucina poteva offrirci.


Gerusalemme by night è stata subito dopo la vera scoperta. La Capitale di Israele negli anni è diventata una città dove il divertimento notturno è possibile. Si è occidentalizzata, diventando per taluni aspetti, molto più moderna di alcune delle città occidentali più note.

I locali e bar sono aperti fino a tarda ora.

Noi per esempio abbiamo sorseggiato del buon vino chiacchierando con degli americani conosciuti quella sera in un bar nei pressi del nostro hotel Ibis Style Gerusalemme City Center


Il bar era un localino molto piccolo ma carino, mi aveva colpito che apriva da mezzanotte fino alle 6 di mattina.


alla scoperta di Gerusalemme

La mattina successiva ci siamo avventurati alla scoperta di questa Terra entrando nella città vecchia di Gerusalemme attraverso una delle sue 8 porte, la Porta di Giaffa, la più famosa. E' l'unico accesso disponibile nella parte ovest delle mura, queste ultime hanno protetto la città per oltre 2000 anni e sono alte 12 mt.

In passato questa porta consentiva ai pellegrini ebrei e cristiani di accedere a Gerusalemme, oggi invece dà accesso al mercato (suq) arabo del quartiere musulmano e sempre da qui ci siamo incamminati alla scoperta dei luoghi sacri.


la via dolorosa

Non riesco ancora a crederci che ho percorso questa Via Dolorosa di Gerusalemme.

E' più nota come via Crucis, segna il percorso che Gesù Cristo ha seguito dalla sua condanna alla crocifissione.



Photo credit: it.maps-jerusalem.com


Con mappa alla mano l'abbiamo percorsa tutta fermandoci nelle più importanti stazioni.

Sono 14 totali, soltanto che le prime "nove stazioni della Via Crucis" sono situate per strada, all'esterno. Mentre le restanti cinque si trovano all'interno del Santo Sepolcro, Tutte insieme, simboleggiano i momenti chiave della Passione di Cristo.

Percorrendola tutta abbiamo attraversato ogni angolo, anche il più piccolo della città vecchia.


Chiesa del Santo Sepolcro

L'abbiamo raggiunta seguendo il percorso della Via Dolorosa, dato che le ultime cinque stazioni si trovano proprio al suo interno, La Basilica è sempre affollata di pellegrini e turisti.


A differenza di altri luoghi di culto, non ci sono metal detector o controlli di alcun tipo e soprattutto non ci sono luoghi vietati ai non cristiani. E' la chiesa più importante della cristianità ed anche se non sei un fedele praticante o una persona di chiesa, ti lascia stordito e inebriato ti suscita molteplici sensazioni positive.



La Pietra dell'Unzione

All’entrata della Basilica è subito visibile la Pietra dell’Unzione: una lastra di pietra dove milioni di fedeli commemorano il momento in cui Gesù fu deposto dalla croce, dopo la sua morte, prima di essere portato nel sepolcro.

Mi emoziona dirvi che anche io mi sono inginocchiata per toccare la lastra con le mani.

Ancora adesso mi sento frastornata nel ricordare l'emozione che ho provato in quel momento.

Mi guardavo intorno e assistevo ad atti di fede disarmanti, soprattutto in quel periodo di Covid (maggio 2022) in cui toccarsi fino a poco tempo prima aveva rappresentato un reato.

In concomitanza con il primo week end in cui l'Israele era aperto al turismo mi è sembrato come se il mondo si fosse fermato a prima del Covid.


Vedevo fedeli cospargere di oli aromatici la pietra e posarvi sopra le mani e qualunque altro tipo di oggetto ed ho ripetuto gli stessi gesti assieme a loro in rispetto della sacralità del luogo in cui il corpo di Gesù fu adagiato ed unto per la sepoltura.


Il Santo Sepolcro

Ad un certo punto si arriva davanti alla struttura circolare che avvolge il Santo Sepolcro: L'edicola del Santo Sepolcro o la Rotonda. (XIV stazione)

Ho atteso un ora in fila per poter entrare ed era vietato scattare fotografie.

Questa è anche la conclusione della Via Dolorosa, con la XIV stazione – Il corpo di Gesù è collocato nel sepolcro. Una tomba vuota. Umile. Buia. Ho pianto davanti a tutto questo.



Il Calvario o Golgota

Si raggiunge andando al piano di sopra percorrendo delle rampe di scale.

A dire il vero non avevo subito compreso cosa fosse, poi chiedendo alle persone in fila ho compreso di essere nel luogo della crocefissione di Gesù Se immaginiamo i film che ci propongono in TV o al cinema durante le festività, tutto è completamente diverso.. Il Golgota, la famosa collina del calvario dove Gesù venne crocifisso, e successivamente risorse è diventata Imponente e altisonante, lontana dallo stereotipo comune delle croci con Gesù ed i due ladroni.

Un altare, tipo caminetto, sotto il quale nascosto da candelabri in oro c'è un fosso.

Ecco, li sotto, era stata apposta la croce di Gesù (XII e XII stazione). L'ho toccata.




Western Wall o Muro del Pianto

Prima di arrivare a Gerusalemme avevo sempre immaginato che il Muro del Pianto fosse la più famosa attrazione da vedere . Questo è infatti il luogo più sacro dell’ebraismo e il vero centro spirituale del popolo ebraico.


Ingressi separati per uomini e donne, metal detector all'ingresso, la zona dedicata alle donne era affollatissima pur tuttavia sono riuscita ad entrare e farmi largo tra una folla di donne in preghiera, ad alta voce desiderose di toccare il muro o depositare una preghiera.


E' davvero imponente ed è lungo 488 metri e alto 19 metri,

Il muro è ciò che resta dell’antico Tempio di Salomone, distrutto dai romani nel 70 d.C. durante l’assedio di Gerusalemme. Ogni anno attira migliaia di fedeli che si recano qui per pregare, oppure semplicemente meditare con la fronte appoggiata al muro. Un luogo magico ma molto semplice. Ho pregato. Toccato con mano e con la fronte.



Yehuda Market



Spesso chiamato lo "Shuk", mercato in Israele. E' a pochi passi da Jaffa Street offre un enorme assortimento di prodotti oltre ad essere frequentato davvero da gente di etnie più disparate.

Noi ci siamo fatti incantare da un frullato fatto con frutta fresca spremuta al momento, preso dopo una lunga giornata in giro a camminare.

Costava tipo 30 shekel (poco più di 10 euro) a bicchiere.

Vale assolutamente la pena andarci, per i colori e le spezie incredibili che si trovano.


mangiare e dormire a Gerusalemme

Noi abbiamo soggiornato due notti da da Ibis Style Gerusalemme City Center

tuttavia se riuscite a trovare posto vi consiglio di dormire anche qui Casa Nova


Abbiamo cenato la prima sera a Cafe Rimon e la seconda in uno dei migliori street food della zona dove davvero, abbiamo trovato le migliori falafel da Ben Sira Hummus



Seconda tappa Betlemme - natività



Nella regione della Cisgiordania si trova la città palestinese di Betlemme,

In questi 4 giorni di "Israele express" siamo anche entrati ed uscitii dalla Palestina.

Si trova a soli 10 chilometri da Gerusalemme ma serve il passaporto per visitarla superando i "check point" , i posti di blocco con soldati armati su entrambi i lati del confine.


Questa è la cosa più curiosa e contradditoria di questo viaggio.

Noi per uscire da Betlemme abbiamo impiegato più di due ore. Senza un motivo apparente avevano chiuso il checkpoint e non si poteva più uscire dall'unico accesso che conoscevamo.

Dopo un ora di girovagare in auto senza nessun risultato, ci siamo messi sulla scia di un autobus turistico. Un vero atto di fede! Dietro di lui abbiamo attraversato tutta la città, ci siamo imbottigliati nel traffico ma poi ce l'abbiamo fatta.




A Betlemme il monumento che attira l'attenzione di pellegrini e visitatori di qualsiasi genere, è la Chiesa della Natività, costruita sula famosa grotta di Betlemme dove, secondo la Bibbia, sarebbe nato Gesù.


Noi avevamo noleggiato un auto e avevamo scelto di raggiungere la città palestinese, in autonomia, con tutti i pro e i contro possibili.


Il modo migliore per arrivare a Betlemme da Gerusalemme è in taxi ( non tutti i taxi sono autorizzati ad attraversare il confine, quindi è meglio chiedere all'autista prima di salire a bordo) oppure acquistando a Gerusalemme una escursione organizzata. Vi suggerisco i tour organizzati dalla mia amica Judith che a Tel Aviv promuove con grande dedizione le esperienze più autentiche da fare in tutto l'Israele. Secret Travel Tours infatti vuole creare un legame differente tra il viaggiatore ed il territorio, ispirandosi al movimento « Slow Tourism » il « Viaggio lento ».


Altra cosa che non puoi non vedere (perchè è un pugno in un occhio) sono i graffiti disegnati su questo Muro di Separazione (alto 8 metri) che segna il confine tra Israele e Palestina. I graffiti dipinti su di esso fanno riferimento alla libertà e all’assenza di libertà e al rapporto tra Israele e Palestina. Ci sono anche dei graffiti di Banksy.


Una puntatina sul Mar Morto


Dopo essere usciti da Betlemme, siamo sfrecciati verso il Mar Morto.

Sognavo di fare il bagno in queste acque e mi ci sono tuffata dopo quasi 2h e mezza in auto per raggiungerlo.

Il Mar Morto è un luogo unico al mondo, famoso per le sue proprietà naturali.

In questo mare si galleggia. Non puoi nemmeno ostacolare il processo di galleggiamento., ti fa semplicemente restare a galla senza alcuna difficoltà.

Puoi leggere anche un libro mentre galleggi.

Le sue acque sono le più salate al mondo.

Lo immaginavo un luogo travolgente e bello, ma poi vedendolo ho capito che vale l'esperienza che ti fa fare più di ogni altra cosa oltre ai colori del tramonto.


E' situato tra Israele, Cisgiordania e Giordania. Il fiume Giordano è l'unica fonte d'acqua per il Mar Morto.

E' un mare salato. Contiene il 30%, di sale per questo non ci sono segni di vita dentro e vicino alle sue acque: piante, pesci o microrganismi, come si percepisce immediatamente dalla vegetazione inesistente intorno a se.


Curiosità del Mar Morto: è lungo 70 chilometri ed è situato in una grande depressione a circa 420 metri sotto il livello del mare, una profondità che gli è valso il primato di luogo più basso della Terra.


Gran finale a Tel Aviv

Spostandoci dal Mar Morto fino a Tel Aviv (in poco meno di 3h di auto) abbiamo visto mutare radicalmente il paesaggio e lo stile di vita. Onestamente prima di partire non pensavo che Tel Aviv potesse essere così viva e fashion. Infatti il detto è "Gerusalemme you Pray, Tel Aviv you Play". Siamo arrivati il giovedì sera. il giorno primo dello Shabbat "il riposo" che inizia con il tramonto del Venerdì e termina con quello del Sabato. Abbiamo soggiornato in un hotel vista mare da Selina Beach Hotel in centro. Al nostro arrivo il traffico era in tilt e la gente per strada e nei locali era davvero tantissima. Sembrava fosse la notte di capodanno per quanta gente c'era in giro a divertirsi. Tel Aviv è una destinazione multietnica, vi racconto allora quali sono le cose che ho fatto in due giorni .


Il clima è mediterraneo e piacevole tutto l’anno. Noi siamo stati a maggio pertanto le temperature erano perfette. Vi consiglio quindi di visitarla in primavera oppure verso settembre/ottobre.


Lungomare & spiagge


Il lungomare di Tel Aviv è uno dei più lunghi al mondo ed è parte integrante della città..

A noi piace il mare pertanto questa zona ci era sembrata il punto migliore da cui partire per esplorare la città. Qui infatti si svolge la maggior parte della vita metropolitana.


Abbiamo percorso a piedi buona parte del lungomare fino a Yaffa (il mercato imperdibile) e dormito nel prato, all'ombra di un albero. Davvero rilassante e fantastico.


Per il pranzo e per il bagno a mare siamo stati da Banana Beach.

Centralissima e ben frequentata.

Il cibo ottimo come sempre. Oltre alle Falafel e all'insalata tipica del posto ho scoperto un fantastico abbinamento culinario, anguria e feta greca che ho riproposto anche in Puglia durante le mie cene.



Per la cena siamo stati da Port Said, sempre zona Yafo, il tapas bar più trendy di Tel Aviv. Ci siamo tornati due volte. L'atmosfera è fantastica. Complice il meteo e la simpatia dei bar tender, si mangia all'aperto, sui tavoli sotto i portici , ma spesso anche sui gradini affianco al bar con ottima musica di sottofondo,


Giaffa o Yafo

Giaffa (Yafo in ebraico) la città vecchia di Tel Aviv ma anche il suo quartiere più storico.

Qui ho trascorso la maggior parte del tempo durante il brevissimo soggiorno a Tel Aviv (infatti ci siamo ripromessi di ritornare presto).

La città vecchia è piena di tanti vicoli e case ottomane. E' popolata da tantissimi artisti ed è uno dei quartieri più trendy di Tel Aviv. Fate una passeggiata nel souk di Hapishpeshim (il mercatino) e visitate la chiesa francescana di San Pietro, dove si sospetta che Napoleone abbia soggiornato dopo aver preso la città.



A pranzo da Yafo, il giorno dopo, ho incontrato la collega giornalista Fiammetta Martegani (curatrice del museo Eretz Israel, Tel Aviv)

Lei è milanese ma vive a Tel Aviv da 12 anni

Ci siamo conosciute in Puglia e siamo entrambe delle amanti della buona tavola (pugliese e internazionale).

Gli italiani del posto la considerano la regine dei party più cool della zona, mi sono lasciata guidare da lei per una visita della città e per assaggiare uno dei migliori Hummus di Tel Aviv.


Mi ha dato appuntamento .da Shimon the Soup King .

Nel cuore di Yafo un ristorante libanese frequentato principalmente da gente del posto.

Insomma una esperienza autentica.: hummus , falafel e pita favolose.


Tra i posti carini dove mangiare vi suggerisco anche Romano house, dicono essere una delle pizze migliori di Tel Aviv.


Un buon caffè da bere da TAMATI COFFE.

Da sorseggiare Anche per strada


PIccoli consigli: Tel Aviv è carissima



337 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
IMG_3140_edited.jpg

Benvenuto nel mio mondo

Sono una giornalista pugliese, che crede ancora nelle favole e che ama condividere la magia dei suoi viaggi.

Questo blog è dI ricco di tanti contenuti che parlano delle mie  avventure in Puglia e Around the world

bottom of page