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  • Immagine del redattoreManuela Lenoci

Il Teatro di Carlo Formigoni, a Cisternino con Narciso 2020

La storia vera di un giovane dei nostri tempi di scena al Teatro Paolo Grassi




Narciso 2020 specchia la sua bellezza nell'acqua, innamorandosi così tanto di se stesso fino ad annegare. Condividendo questa sorte con le persone sentimentalmente a lui legate. La bellezza di Narciso contiene una trappola mortale: la fascinazione per se stessi può essere fatale?



La regia di Carlo Formigoni, lo ha portato in scena a Cisternino al Teatro Comunale Paolo Grassi grazie al sostegno del Teatro Pubblico Pugliese nell'ambito della programmazione del Comune a cura dell'assessore al turismo e cultura Roberto Pinto.

Formigoni (come solo un narcisista può fare) ha provato a raccontare al pubblico il dolore da un altro punto di vista, quello del "carnefice" che nella sua rappresentazione teatrale così come avviene nella realtà, assume il ruolo di vittima, proietta qualsivoglia senso di vergogna che prova nei propri confronti sugli altri, commettendo azioni nefande e fuori da ogni portata.



Un NARCSIO 2020, quello a cui ho assistito, che abilmente diretto da Formigoni porta il pubblico a fare delle riflessioni concrete sul dolore che lo stesso, uomo o donna che sia, prova mentre infligge dolore agli altri. Ho riflettuto parecchio anche io, ho provato a "giustificare" quei comportamenti - tra l'altro Formigoni si ispira ad un episodio realmente accaduto in Italia - quelle azioni nefande, facendo appello alla mia più elevata empatia, ma la risposta è sempre la stessa: No, non esiste alcuna giustificazione ad un amore malato che non riconosce di essere tale.



Carlo Formigoni, un regista fantastico dal guizzo acuto, fondatore del teatro del vero, toglie il superfluo e arriva dritto all'assenza in maniera personalissima e unica. Appassionato e amante della Puglia da sempre, a tal punto da farne la sua residenza da oltre 50 anni, formando i giovani al teatro e alla vita.

Recentemente Carlo Formigoni e Michele Mirabella hanno ricevuto il “Premio alla Carriera Teatrale – Teatro Pubblico Pugliese” con un ex-aequo all’unanimità decretato dalla giuria per la loro grandissima opera di produzione, scrittura e formazione teatrale svolta negli anni e per aver contribuito in modo eccezionale alla crescita culturale della regione e alla sua valorizzazione.



A margine dello spettacolo teatrale, interessante il dibattito con la psicologa Cesara Montoli sulle relazioni e sui rapporti genitoriali e d'amore con persone affette da narcisismo patologico, che a giudicare dall'interesse del pubblico ha portato grande partecipazione e coinvolgimento, decretando, questo male una vera e propria patologia, spesso sottovalutata e ancora di più non considerata letale per chi la subisce.



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Sono una giornalista pugliese, che crede ancora nelle favole e che ama condividere la magia dei suoi viaggi.

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