Manuela Lenoci
Dormire in un Ryokan in Giappone
Aggiornamento: 20 set
La locanda tradizionale giapponese in cui dovete assolutamente soggiornare durante un vostro viaggio nella terra del Sol Levante o nei vostri viaggi di avventure nel mondo
Non si può dire di aver davvero visitato il Giappone senza aver soggiornato in un ryokan. Un ryokan è molto più di un luogo dove dormire. Una notte in un ryokan trasforma il viaggio in qualcosa di più profondo, un ricordo indelebile che resta impresso nel cuore. È un’esperienza che va oltre il turismo, un momento di autentica connessione con l’anima del Giappone, e per questo non dovrebbe mai mancare in un viaggio nell'arcipelago.
Nella mia rubrica "A portata di Manu" ti propongo idee e itinerari o suggerimenti su cose da fare se vieni da queste parti. Scrivici a apugliesearoundthewolrd@gmail.com
Sono partita come coordinatore di Viaggi Avventure del mondo, ed ho coordinato Giappone Breve Discovery. 8 partecipanti inclusa la sottoscritta, che non si conoscevano tra loro, da nord a sud dello stivale. Un gruppo di nuovi amici animati dalla passione per la destinazione e con le stesse esigenze di partenze. Insomma uniti dai valori di Viaggi Avventure nel mondo.
Cosa è il Ryokan?
Il ryokan (旅館) è una locanda tradizionale giapponese
Immaginate un hotel tradizionale giapponese, rimasto intatto dai tempi dell’epoca Edo, più o meno dal 1600 al 1800. Qui non ci sono letti normali, ma tatami, ovvero pavimenti in paglia, su cui vengono posizionati i futon e dei morbidi materassi. Sembrano un po’ scomodi all’inizio, ma in realtà è tutto parte del fascino! Si trovano in tutto il Giappone, ma le città più storiche, come Kyoto, offrono le esperienze più autentiche.
RYOKAN MURAYAMA
Dopo aver scelto le città da visitare, abbiamo deciso di provare il ryokan a Takayama, Takayama è una cittadina incantevole circondata dalle Alpi giapponesi. L’atmosfera qui è davvero magica, con le case in legno dai tetti spioventi e le distillerie di sake che ti riportano indietro nel tempo.
Il nostro Ryokan, il Murayama, era appena fuori dal centro, e il proprietario ci è venuto a prendere direttamente dalla stazione con un minibus. Ovviamente, avevamo prenotato anche la cena tradizionale, servita in stile giapponese. Non nego che i sapori fossero particolari. Tipo, abbiamo mangiato le meduse! Ecco, forse non la mia cena preferita, ma nonostante questo, l’esperienza in sé è stata talmente unica che la rifarei altre mille volte.
La prima cosa? Togliersi le scarpe.
Sì, qui è d’obbligo indossare le tradizionali ciabatte in legno, che poi si lasciano all’ingresso della camera, dove trovi delle altre ciabatte pronte ad aspettarti. Ah, e se pensate di cavarvela con l’inglese, no, non qui! Nessuno parlava inglese, quindi grazie al cielo per Google Translate! Ci ha accolti con un sorriso e ci ha fatto trovare in camera i nostri Yukata (浴衣) e tutto il kit necessario per il bagno. Lo Yukata (浴衣) che era di un verde meraviglioso – decisamente il più bello della vacanza!
Indossarlo per girare all’interno del ryokan, anche solo per andare al bagno, è stato davvero un tocco speciale. Dopo il check-in, il proprietario ci ha accompagnati nella nostra stanza, facendoci fare un rapido tour del ryokan e mostrandoci l’Onsen, ovvero le terme/bagni interni.
ONSEN
Onsen (温泉)significa “sorgente d'acqua calda o termale”
In Giappone sono molto diffusi e c'è una cultura molto forte di purificazione.
I ryokan non hanno il bagno in camera, ma ci sono delle zone dedicate.
Gli Onsen hanno una temperatura di 40°C ma esistono anche sorgenti con una temperatura dell’acqua prossima all’ebollizione! Infatti per poterci godere il “bagno giapponese” abbiamo aggiunto dell’acqua fredda, presa dalle docce adiacenti.
Le vasche sono divise per sesso: dovrete quindi salutare il vostro partner o amico di sesso opposto già all'ingresso della struttura.
Nelle terme le persone sono nude, i costumi da bagno non sono ammessi E SONO VIETATE anche LE PHOTO.. Puoi però portare piccoli asciugamani che vengono utilizzati per coprire le parti intime. Quando sei dentro la vasca, dovresti tenere questi asciugamani fuori dall'acqua. Una volta entrati nell'area termale, le vasche o la vasca di acqua calda sono subito visibili, ma c'è ancora un passaggio fondamentale da rispettare. Vicino alle vasche troverete delle docce fornite di sapone liquido, shampoo e uno sgabello su cui sedervi. Dovrete SEDERVI obbligatoriamente sullo sgabello e dovrete lavare accuratamente il vostro corpo dalla testa ai piedi, un vero e proprio "bagno prima del bagno". Questo gesto non è solo una questione di igiene, ma ha anche un profondo significato culturale: contaminare le "acque sacre" sarebbe un grave segno di mancanza di rispetto verso l'antica tradizione locale. Il bagno nell'onsen, infatti, non serve per lavarsi, ma solo per rilassarsi.
NOTA BENE
È importante menzionare una delle questioni più delicate legate agli onsen: quella dei tatuaggi. Fino a pochi anni fa, la maggior parte delle sorgenti termali pubbliche vietava l’ingresso a persone tatuate, a causa della connessione culturale tra i tatuaggi e l’affiliazione alla criminalità organizzata, nota come "yakuza". Per questo motivo, l’unica opzione per chi aveva tatuaggi era frequentare onsen privati, spesso situati in ryokan di lusso o in strutture esclusive che ne consentivano l'accesso.
Negli ultimi anni, però, molti stabilimenti pubblici hanno iniziato a permettere l’ingresso anche alle persone tatuate, riconoscendo il crescente interesse turistico verso queste sorgenti naturali.
SHIRAKAWAGO - PATRIMONIO UNESCO QUASI GEMELLATA CON ALBEROBELLO
Prima di arrivare al Ryokan nella città di Takayama, sulla stessa linea dei bus/treni c'è lo storico villaggio di Shirakawa-go dove abbiamo trascorso la mattinata
Ci sono vari modi per arrivare a SHIRAKAWAGO da Tokyo . Noi abbiamo deciso di acquistare un biglietto per il regionale veloce direzione NAGOIA (2h e mezza) e da Nagoya station abbiamo preso un BUS diretto per Shirakawago (1h e mezza) che poi è lo stesso che ci ha portato anche a Takayama (1h di bus da SHIRAKAWAGO)
Shirakawa-go è uno di quei villaggi dove riassaporare le atmosfere del passato del Giappone. Quasi gemellata con la città pugliese Alberobello, nota per le case con il tetto in pietra a forma di cono, Incastonato nella valle del fiume Shogawa, Shirakawa-go è composto da numerose case tradizionali dal tetto in paglia che hanno valso a questo luogo la designazione di Patrimonio UNESCO. Alcune dimore risalgono a oltre 250 anni fa e il loro stile particolare è definito “gassho-zukuri”, che letteralmente significa “mani giunte a preghiera”, per la forma spiovente dei tetti di paglia.
Alcune case sono accessibili all’interno e questo permette di scoprire frammenti di vita quotidiana di un tempo ormai lontano, visitando gli ambienti dove le famiglie vivevano e lavoravano.
Vi consiglio di raggiungere il Belvedere- Una salita intensa di 20 minuti da cui si domina tutto il villaggio.
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