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Blog Posts (48)

  • 10 must-do things in Morocco: Tour among the Imperial Cities

    Casablanca, Rabat, Meknes, Fes and Marrakech the the places with timeless charm I will never forget my trip to Morocco. This land is stunning, However, the success of a Morocco vacation depends completely on the season climate and the cities you choose to visit. Spring and autumn are the best times. In winter the temperature ranges are marked, going from 18 degrees during the day in the sun (it's cold in the shade in winter) to 5 degrees in the evening (on the coast) to zero degrees inland. In my column "A portata di Manu" I offer you ideas, experiences and itineraries as well as things to do if you come to these parts whether you are a foreign visitor or a tourist at home. In the article (next to each experience) are all the references for booking tickets or excursions or guided tours in the area . On this trip I visited the gorgeous imperial cities of Casablanca, Rabat, Meknes, Fes and Marrakech. These places of timeless charm were at different times the residence of the Sovereigns of the Kingdom of Morocco. Then I went on to the interior, to the Dades and Todra Gorges, slept in the Berber tents in the Erg Chebbi desert finally a walk in the Cedar Forest and then back to Casablanca. A show of nature (no doubt) that I wasn't prepared for, however: from the 20 degrees in Marrakech in a snap, I came to the sub-zero inland Moroccan temperatures, with no heating in some of the accommodations, but above all no hot water. That is the way it is used in Morocco, or at least in the less touristy, more authentic area, in line with their culture. And I found myself sleeping in bed, with a sleeping bag, with a quilt on top, because I was freezing. But I want to let you know the most beautiful things I did on this trip, which may be useful to you when you plan your vacation around here. Because after all, for me a trip is pure experience, knowledge of an area that teaches me something more each time. To do this tour you have to consider that you spend a lot of time in a bus for travel. HOW TO GET TO MOROCCO Morocco has 25 airports throughout the country. Airlines offering direct flights (seasonal ) from Rome, Milan, Turin, or Bologna (on several airports but usually Casablanca, Marrakesh, Fez - Sais, Rabat) are Ryanair, ITA Airways, Royal Air Maroc, Air Arabia Maroc, easyJet, Wizz Air Malta. We started from Rome with a direct flight to Casablanca with Royal Morocco whose duration is 3 hours and 30 minutes. The airlines that fly from Rome to Marrakech are Wizz Air and Ryanair and they depart from Rome Fiumicino and Rome Ciampino. The airlines that fly from Milan to Marrakech are EasyJet and Wizz Air and depart from Milan Malpensa. There are direct flights from Bologna and Marrakech Menara. In any case, Ryan Air covers several airports. LANGUAGE AND CURRENCY The currency is the Dirham (DH). The exchange rate with the euro is € 1.00= Dh 11.00. I suggest withdrawing some of the money as soon as you land at the airport, maybe you can get a better exchange rate. The language spoken in Morocco is Arabic and French but in tourism English is spoken by all and Italian is very common. To call Morocco the international dialing code is +212. Italy is 1 hour ahead of Morocco WHAT TO DO AND SEE Il mio tour con Viaggi Avventure nel mondo era di 8 giorni e prevedeva in questo ordine: Casablanca, Marrakech, Ait Ben Haddou, Gole di Dades e Todra, Erg Chebbi, Fes, Meknes, Rabat, Casablanca. Anche Marocco la prima cosa da fare appena arrivati è quella di prendere un autista con pulmino. Noi eravamo 15 e sono partita con Viaggi Avventure nel mondo, ma da partecipante e non da coordinatore. Il nostro autista era Omar, vi suggerisco di contattarlo dall'Italia e trovare magari assieme a lui la soluzione perfetta per la vostra vacanza, che siate in gruppo o in coppia. tappa 1: Casablanca Una tappa velocissima ma efficace. In effetti, considerati i tempi un pò stretti per fare tutto, di Casablanca abbiamo visto ben poco. La visita alla sua splendida moschea di Hassan II è stata decisamente emozionante. La Moschea costruita sull'acqua, da sola è un ottimo motivo per fare una sosta in questa città. Era una delle tappe che aspettavo di più e che avevamo voluto assolutamente inserire nel nostro itinerario di viaggio in Marocco. Si tratta della più grande moschea del Marocco, può accogliere circa 25.000 fedeli in contemporanea. E' la terza più grande moschea al mondo, dopo quella della Mecca in Arabia Saudita (Al-Masjid al-Haram) e quella del Sultano Qaboos a Muscat, in Oman. E’ una delle poche moschee ad essere accessibile anche ai non musulmani. Ma devo dire che anche solo la vista che offre dall’esterno è un vero colpo d’occhio: si adagia sull'oceano offrendo uno set fotografico da capogiro. Abbiamo soggiornato in un hotel caratteristico del Marocco, il Moroccan House Hotel Casablanca vicinissimo al centro della città, un luogo dove abbiamo cominciato a rilassarci e a respirare aria di vacanza. Cena di pesce da Chez Michel Et Hafida . Ottimo pesce. tappa 2: Marrakech La prima cosa che abbiamo visto a Marrakech sono stati i meravigliosi Giardini Majorelle. Si tratta di Uno dei giardini più memorabili del Marocco (e del mondo) ricco di vegetazione, esaltata dai vivaci colori pastello, blu majorelle, della villa antistante, nido d’amore di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé. La coppia aveva acquistato l'intero complesso (villa Oasis e giardini) nel 1980, procedendo ad un lavoro di recupero incredibile. Nel 2008 dopo la morte di YSL, Bergè Bergé ha convertito la loro dimora in un centro artistico visitabile, donandolo alla Fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent, una fondazione senza scopo di lucro. Finalmente ci dirigiamo verso la Medina (il cuore di ogni città). La Piazza Jamaa el Fna è la piazza centrale di Marrakech ed è il luogo più importante della Medina, ma tra tutte quelle che ho visto nella mia vita, le medine del Marocco, vi lasciano senza fiato. L'odore. Quello che ti resta addosso. E' forte, inteso. Lo ricordi. Potreste imbattervi in personaggi strani o in macellai con esposizione di carni a vista, ricoperte di mosche (e la mangiano tranquillamente) o di gente che vuole venderti la qualunque. Qui si svolge la vita sociale di Marrakech, sia di giorno che di notte e vi suggerisco di vederla in entrambe le modalità. Irriconoscibile. (alcune foto sono state prese da internet) Una visita al Palazzo El Bahia, una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech. Quella volta che ho provato il vero hammam marocchino.... E poi facciamo l’Hammam tradizionale marocchino. Una esperienza inaspettata e che mi resterà per sempre impressa nella mente. Dimenticate il lusso sfrenato che ci propongono sui giornali. Noi siamo stati in un Hammam comunale e precisamente da Mouassine. L'Hammam è un complesso termale arabo, in cui la pulizia del corpo si realizza attraverso il vapore e l’esfoliazione della pelle. Per gli arabi è un rituale religioso: purificarsi prima della preghiera. Uomini e donne entrano rigorosamente separati. Nessun lusso, l'umidità da condensa rendeva evidente la muffa sul soffitto e sulle pareti. Ti fanno accomodare completamente nuda, anche se entri con un asciugamano bianco. Ti fanno accomodare prima in una stanza con vapori, dove ti siedi a terra e aspetti il tuo turno per l'esfoliazione a cura di una signora marocchina. Giunto il tuo turno inizia il rituale tradizionale che consiste in un savonage, un trattamento che prevede che sempre stando seduti per terra, la signora marocchina che si dedica solo a te, procede a lavarti, con secchi d’acqua (la cui acqua ti viene lanciata vigorosamente dalla signora marocchina a tal punto che pensi per un attimo di essere nel posto sbagliato). La seconda fase prevede che con un vigore degno dei migliori massaggiatori tailandesi, sempre la stessa signora, ti cosparge tutto il corpo di sapone nero marocchino, gelatinoso (sapone Beldi) abbinando massaggio con un guanto ruvido chiamato kessa. Da noi in Puglia avremmo detto "strica forte" cioè pulisce forte. La pelle però davvero setosa, ti resta morbida per qualche giorno. Decisamente una esperienza totalmente diversa dagli Hammam che ci propongono, ad un prezzo esorbitante, dedicati ai turisti. Ma penso che questa sia stata una esperienza a cui non ero preparata e che mi ha davvero colpito. Le saune mettono appetito e siamo andati a cena da EL BAHIA buona cucina marocchina, ottima posizione, c'era musica dal vivo. dove dormire a Marrakech Abbiamo soggiornata nel Riad Moulay Said molto bello nelle parti comuni (piscina e atrio) ma stanze orribili. Tuttavia eravamo nel periodo di Capodanno ed è impossibile trovare posto per tante persone e soprattutto a pochi minuti a piedi dal centro storico di Marrakech. Ad ogni modo altre proposte interessanti di hotel tipici e belli in vero stile marocchino (occidentalizzato) che vi suggerisco per una riuscita perfetta della vostra vacanza sono: Riad Jasmine - Riad Be - Riad Due - Riad Le Rihani terza tappa: Ait Ben Haddou, Ouarzazate (la porta del deserto) -Skoura, visita alla Kasbah Amridil, Gole di Dades e Todra Arriviamo con il nostro autista e ci troviamo difronte a questa meraviglia della natura. Ait Ben Haddou, nacque come città fortificata, o ksar, lungo la rotta carovaniera tra il deserto del Sahara e l'attuale città di Marrakech. Si trova sul fianco di una collina lungo il fiume Ouarzazate. Il Ksar è protetto dall'UNESCO come Patrimonio dell'umanità. Caratteristici del Ksar le torri angolari e i vicoli stretti che si arrampicano tra le abitazioni, le Kasbah di ricchi mercanti. Sulla sommità della collina svetta un grande granaio fortificato chiamato agadir. Questo straordinario complesso comprende anche una moschea, una piazza e il santuario del Santo Sidi Ali. Andiamo a visitare Kasbah Amridil, la Kasbah (fortezza) più ammirata del Marocco. Sicuramente per il fatto che é raffigurata nella vecchia banconota da 50 DH. Parte della Kasbah Amridil oggi é stata trasformata in un hotel. Vi consiglio di contattare la guida Mr. REDA Gérant Familiale scrivendo una email a amridil@gmail.com Proseguiamo sempre con il pulmino verso le Gole di Dades e di Todra. Nonostante il freddo incredibile, le Gole del Dades e quelle del Todra sono uno dei luoghi di maggior interesse in Marocco. Personalmente, non conoscevo il Marocco e non mi sarei mai aspettata che in un Paese noto per le escursioni nel deserto, a poche centinaia di chilometri ci fosse una catena montuosa che nel suo punto più alto raggiunge i 4000 metri nella parte dell’Alto Atlante. Le Gole di Dades si possono apprezzare raggiungendo il punto più alto (vicino ad un baretto dove è stata realizzata per l'appunto una piazzola di sosta) dal quale sono visibili questi tornanti scavati nella montagna. Todra invece è diversa. Poco distante da Dades facciamo un percorso a piedi tra le montagne ed i ruscelli e ci godiamo l'imponenza delle rocce a strapiombo sulle stradine strette. dove dormire nelle gole di dades Abbiamo cenato e dormito a Hotel La gazel de dades ristorante davvero fantastico, ottima cucina marocchina. Stanze gelide e davvero minimal, senza acqua calda. Qui ho dormito nel sacco a pelo, nel letto, coperta dal piumone. quarta tappa: deserto Erg Chebbi e notte nelle tende berbere Una delle escursioni più attese della vacanza. Quella nel deserto, sui dromedari, trascorrendo tutta la notte ammirando le stelle. Arriviamo a Merzouga un piccolo villaggio situato ai piedi delle grandi dune sabbiose di Erg Chebbi. Siamo stanchi per i tanti km percorsi e per le ore trascorse nel pullman. Ci dirigiamo verso il nostro hotel, location in cui non abbiamo dormito Kasbah Le Touareg (fighissima) lo staff della struttura mette a disposizione dromedari per raggiungere il campo tendato berbero nel quale trascorrere la notte. Alla Kasbah Le Touareg abbiamo lasciato le valigie in una stanza chiusa a chiave, portando con noi lo stretto necessario per trascorrere la notte. Si viaggia in sella al dromedario. E se siete anche in sovrappeso, meglio non sovraccaricare. Tuttavia l'hotel mette a disposizione anche Quad e Jeep se voleste fare una esperienza diversa. Su dorso di un dromedario tra le dune Round Trip dal deserto optando per una cammellata che solitamente si svolge poco prima del tramonto e all'alba, e che mi ha regalato emozioni da togliere il fiato. Alba e tramonto insieme, i miei colori preferiti. Ho ammirato il sole che scende al tramonto e sale all'alba tra le dune. La cammellata dura un paio d'ore, durante il tragitto eravamo circondati soltanto da dune di sabbia dai colori arancio e rosso, complice la luce del tramonto. L'arrivo al campo berbero è stata davvero un'avventura. I dromedari non sono comodissimi ma sono scenografici. Nei giorni a seguire avevo lividi sulle gambe. Un tappeto rosso orientale, circondato da fiaccole e lampade, ci ha accolto nel camp, con ai lati le tende che ci avrebbero ospitato per la notte. Cena tutti insieme, falò e poi escursione notturna nel deserto fino a raggiungere il punto più lontano dalle luci del villaggio, dal quale potersi stendere tra le dune e ammirare le stelle, milioni di stelle mai viste cosi tante. Il camp era molto carino, unica nota stonata i bagni (comuni) in cui abbiamo trovato degli scarafaggi. Prestissimo, prima dell’alba lasciamo il camp e saliamo in sella al dromedario. Ne ho viste milioni di albe, soprattutto sul mare, penso di poter affermare con fermezza che l'alba nel deserto è stata una delle più belle della mia vita. Le dune escono piano piano dalla oscurità ed il sole fa capolino tra di loro. Ci godiamo questa luce. quinta tappa: Fes Qui c'è tanto da scoprire motivo per il quale abbiamo scelto di prendere una guida locale Mohamed Korkari che potete contattare scrivendo una email a mohamedkorkari@gmail.com Assieme a Mohamed facciamo un tour di 5 h della città Fez (o Fes) è la città imperiale per eccellenza, vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese. Entrando vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato respirando un’aria medievale. Si divide in Città nuova cioè la città imperiale costruita a partire dal 1200, dove si trovano la stazione, il Palazzo Reale e il quartiere ebraico e Città vecchia (la medina) a più antica parte murata di Fes, un vero labirinto di stradine, oltre 9 mila, con mercati di ogni tipo, dai tappeti agli oggetti in ottone, della ceramica ai tessuti e alla pelle, e dove le merci vengono ancora trasportate a dorso d’asino. La Medina di Fez, sede anche della più antica università del mondo. Nel tragitto in bus verso Fez ci siamo fermati in questi posti Gole di Ziz - Foresta dei cedri - Ifrane (la piccola svizzera in marocco) Concerie di Fez Quello che non scorderete mai è il loro odore pungente. Le enormi vasche di pietra piene di pigmento e le pelli stese ad asciugare una dietro l’altra, sono famose in tutto il mondo. Questo quartiere è un must do. E' costituita da tantissime vasche in pietra disposte a nido d'ape, una accanto all'altro, ciascuna contenente liquidi e coloranti diversi. Gli uomini lavorano immersi nelle vasche, alcuni fino alle ginocchia, altri fino alla vita, intenti nella pulizia e la tintura della pelle. Fez è leader nella loro produzione e lavorazione di pelli di mucca, cammello, pecora e capra. Le concerie sono accessibili ai turisti con una minima quota di ammissione ma i turisti possono ammirare lo straordinario spettacolo delle cisterne ad alveolo dai terrazzi dei numerosi negozi di pelletteria della Medina di Fez Prima di arrivare a Fez facciamo una serie di fermate intermedie che vi cito e potete tranquillamente visionare in autonomia Madrasa Bou Inania Uno dei pochi edifici religiosi islamici aperto ai non musulmani. Bab Boujloud, la porta azzurra E' una bellissima porta monumentale costruita nel 1913, nonchè accesso principale alla Medina Fès el-Bali, la zona più antica e affascinante di Fès. dove dormire a FEZ Abbiamo alloggiato in un Riad molto carino e piccolo poco fuori dalla medina Dar Hidaya Hotel Colazione internazionale ed un terrazzo molto bello. sesta tappa: Meknes Sulla strada per andare a Meknes facciamo tappa alla città santa di Moulay Idriss a solo un’ora da Fez e a 25 chilometri da Meknes, da secoli luogo di pellegrinaggio. Anche in questa città ricca di storia ci facciamo accompagnare da una meravigliosa guida turistica Jamai Bouchra che potete contattare scrivendo a questo indirizzo email bouchra_jamai@yahoo.it e che vi suggerisco, tra le migliori in assoluto in termini di sensibilità, apertura mentale e conoscenza. Ci ha fatto scoprire e ci ha spiegato alcuni dei tesori nascosti di questa città come la Medersa (scuola coranica), Heri Souani più conosciuti come "I granai" e le scuderie e la medina di Meknes Non potrò mai dimenticare "un tesoro dimenticato" ed il significato che ha dato a questa frase (SCRIVETEMI se siete curiosi di sapere cosa significa e se arrivate a leggere l'articolo fino a qui) dormire a Meknes Abbiamo soggiornato da RIAD MAMA che consiglio vivamente Suggerisco anche DAR MEKNES TRESOR - Riad Yacout - Riad Zahraa Al Ismailia settima tappa: Rabat Rabat è la capitale del Marocco è una città elegante e raffinata. Nella capitale troviamo il Mausoleo di Mohammed V ospita il primo Re del Marocco unificato, ma anche il defunto Re Hassan II e il Principe Moulay Abdallah. Tra le cose da vedere a Rabat, la Torre di Hassan simbolo della città, la più grande testimonianza del suo glorioso passato. Nella grande piazza potete ammirare i ruderi di 360 colonne che avrebbero dovuto sorreggere il tetto di una moschea mai costruita. La Kasba degli Oudaia è tra le principali cose da vedere a Rabat dove è bello passeggiare per le stradine fiorite e contornate da abitazioni in calce bianco e blu, tipiche del quartiere. dove dormire a Rabat Noi abbiamo soggiornato da Riad da Soufa nel cuore della Medina. Consigliatissimi anche Hotel des Oudaias - Riad Jbara - Riad El Bir Per tutte le vostre richieste o curiosità SCRIVETEMI

  • 10 Cose imperdibili da fare a Poggiorsini

    Il comune più piccolo del Parco Nazionale dell'Alta murgia e della città metropolitana. In molti stentano a conoscere questo borgo pugliese di nemmeno 1400 abitanti capace di esprime uno dei castelli della "triade federiciana" Pur non essendo una meta turistica tra quelle più celebri e famose in Puglia, questo paese del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, regala ai visitatori un'esperienza autentica tra i suggestivi paesaggi murgiani e i sapori genuini dei prodotti locali. La visita a Poggiorsini è senza dubbio una esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi, la tranquillità e i suoni naturali sono capaci di creare un'atmosfera rilassante, l'aria è spesso impregnata di odori di cibo tradizionale, fiori o fragranze tipiche della zona  abili nel far sentire la brezza sulla tua pelle mentre esplori il paese. Poggiorsini è il comune più piccolo nella città metropolitana, ma il suo paesaggio offre un mix mozzafiato di vette, pianure e corsi d'acqua, che affondano le radici già nel nome del borgo per esempio "Poggio" dal latino “podium”, rialzo, mentre “Orsini” fa riferimento alla famiglia che ne detenne il possesso per ben 300 anni. Immerso nelle Murge Baresi, questo comune é indipendente dal 1957 dopo essere stato una frazione di Gravina fino a quegli anni, Poggiorsini ha ottenuto la sua autonomia ed il titolo di Comune europeo, vantando oggi un suo Sindaco ed un suo Consiglio Comunale. Prima di diventare indipendente, era di proprietà della famiglia Orsini dal 1609 al 1910, periodo in cui il borgo si trasformò da insediamento rurale a centro urbano con nuove strutture come la chiesa parrocchiale e il palazzo ducale. Non dimentichiamo che Poggiorsini è stata scelta come set per il cinema da Luca Medici-Zalone che qualche anno fa ha messo radici in questa località nell’azienda zootecnica di Raffaele Genuario, per una scena del film TOLO TOLO. Come anche Matteo Garrone la scelse per una scena del suo celebre "Pinocchio". Nella mia rubrica "A portata di Manu" ti propongo idee, esperienze e itinerari, ma anche cose da fare se vieni da queste parti che tu sia un visitatore straniero o un turista in casa. Nell'articolo (affianco ad ogni singola esperienza) sono indicati tutti i riferimenti per prenotare biglietti o escursioni o visite guidate sul territorio . Se vuoi segnalarci la tua attività o semplicemente proponi delle esperienze uniche e vorresti invitarci per farcele scoprire, scrivici a apugliesearoundthewolrd@gmail.com  Saremo felici di venire a trovarti La zona è nota anche per ospitare uno dei castelli della "triade di castelli federiciani", che sono castelli epici imponenti fortezze che costituiscono un prezioso tesoro storico legati all'epoca di Federico II di Svevia. Oltre al famoso Castel del Monte ad Andria, patrimonio mondiale dell'UNESCO, A POGGIORSINI c'è il Castello del Garagnone e poi a pochi km il Castello di Gravina. DOVE SI TROVA E COME ARRIVARE A POGGIORSINI Il panorama offerto dalle alture di Poggiorsini è di un’estrema bellezza e grande varietà. Si trova a 70 km da Bari, sorge tra le alte e calcaree Murge Baresi, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, abbracciando le valli dei torrenti Roviniero e Basentello, situati ai confini tra la Puglia e la Basilicata. Se arrivate in Puglia in aereo, vi suggerisco di atterrare all'Aeroporto di Bari qui avete 2 scelte: In treno - Per andare a Poggiorsini, nella cui direttrice ci sono anche Santeramo in Colle, Spinazzola e Minervino Murge, dalla stazione dell'aeroporto - Ferrotramviaria spa (costo 5,20 euro) raggiungete la stazione di Bari Centrale FS e prendere treno per Gioia del Colle. con le Ferrovie dello Stato. Scendere a Gioia del Colle e salire sull'Autobus sostitutivo per le città dell'alta murgia (direzione Poggiorsini passa anche da Gravina e Altamura). In auto Se optate per affittare un auto in aeroporto, impostate sul navigatore la città di vostro interesse che raggiungerete tramite la SS96 Se arrivate dall'autostrada adriatica A14, è possibile prendere varie uscite tra cui Canosa di Puglia, dall’autostrada A14 Bologna. Dopo l’uscita trovate le indicazioni per le varie città della Murgia. L'abitato si snoda essenzialmente attorno alla piccola piazza Aldo Moro. Su di essa si affacciano il municipio, l'unica parrocchia e il borgo antico, o meglio quel che ne rimane: l'area fu infatti distrutta quasi totalmente dal terremoto del Vulture del 1930. QUALI SONO LE 10 COSE IMPERDIBILI DA FARE A POGGIORSINI Affacciarsi sul Belvedere verso la Lucania Se si vuol godere di un panorama spettacolare e della tranquillità offerta dalla piccola cittadina di Poggiorsini, questo è il posto giusto. Lo si può descrivere con tante parole, ma solo con gli occhi e se ci andate di persona potrete goderne la meraviglia. E' un’opera in mattoni rossi dalla forma di anfiteatro con sei finestre quadrate, si affaccia sulla fossa bradanica e regala uno scorcio fantastico sul territorio lucano. Scalare il Castello fantasma del Garagnone Foto BariToday Il Castello del Garagnone, castello normanno, di cui ancora oggi è possibile vedere i ruderi, sorge su una collina a pochi km dal borgo, lungo il tracciato tra Gravina e Spinazzola. La sua importanza derivava soprattutto dalla posizione privilegiata che lo rendeva nel Medioevo efficace presidio di controllo e di difesa della via Appia che si trova proprio ai piedi della roccaforte ai confini con la Basilicata. Fu realizzato da Federico II di Svevia come sistema di fortezza per il suo esercito. Raggiunta la vetta del Castello, uno spettacolo mozzafiato si svela di fronte a chi percorre questo percorso di trekking, che regala un panorama senza confini che ricompensa ampiamente la faticosa ascesa per raggiungerlo. Il percorso è di media difficoltà dura 4 h per visita e trekking è consigliato fare delle visite guidate contattando le 20 guide ufficiali del Parco dell' Alta Murgia  capaci di guidarvi in escursioni storico naturalistica Dal sito del PARCO DELL'ALTA MURGIA è possibile consultare TUTTO l'elenco degli itinerari e dei percorsi praticabili a piedi, in bici e per ipovedenti. Dal sito del PARCO DELL'ALTA MURGIA è possibile prenotare la tua visita guidata contattando direttamente una delle 20 guide specializzate oppure contattare anche PugliaWalk oppure Murgia Slow Travel Fermarsi a vedere la casetta Westerm dove fu girata la serie “That dirty black bag” Chiunque abbia attraversato la zona del Garagnone avrà sicuramente notato una pittoresca casetta di legno dal caratteristico sapore western, situata proprio ai piedi della rocca. Questa modesta costruzione, che ha ispirato molte leggende nel corso del tempo, è stata uno degli ambienti utilizzati nella realizzazione della serie western "That Dirty Black Bag" ("Quella Sporca Sacca Nera"), una produzione internazionale, disponibile su Paramount, composta da otto episodi firmata da Palomar Mediawan e Bron Studios. La serie è stata girata in varie location della Puglia, tra cui oltre a Poggiorsini anche Bari, Spinazzola, Altamura, Gravina, Martina Franca, Fasano, Santeramo, Melendugno e Lecce. Attraversare il corridoio del Casale Orsini A partire dal 1609 il comune di Poggiorsini divenne di proprietà privata della famiglia Orsini, duchi di Gravina, col nome di Poggio degli Orsini. Trasformarono questo insediamento rurale in un centro urbano, dotandolo di infrastrutture e servizi necessari. Il duca Michele Antonio Orsini vi fece realizzare un casale padronale (il Casale di Macchia Vetrana o degli Orsini o in dialetto "U Crtur"), per pastori e braccianti in cerca di occupazione e dimora. Questo casale è unico nel suo genere, è un palazzo adibito a residenza colonica, realizzato a cavallo degli anni 20 collegato al Palazzo Ducale, quest'ultimo interamente crollato in seguito al violento evento sismico del Vulture del 1930 Per visita guidata nel Casale contattare .la Locale Proloco Poggiorsini c'è Agata Picerno il Presidente o altri soci della Proloco su whatapp 347 6415681 Visitare lo stabilimento di imbottigliamento Acqua Orsini L'Acqua oligominarale Orsini nasce all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia un paesaggio di estrema bellezza e varietà, con numerosi corsi d'acqua. Proprio a Poggiorsini è attivo questo stabilimento di imbottigliamento acque che in questi anni ha creato una linea di acqua innovativa, interessante e dal design riconoscibile. Per visitatori curiosi o scolaresche, è possibile visitare lo Stabilimento Orsini scrivendo una email .info@acquaorsini.it oppure al numero 080 99 58 553 . Questa experience è disponibile da settembre e marzo e dura 1h. . Assaggiare la birra del birrificio sociale "Sbam" SBAM! acronimo di Social Brewery Alta Murgia Nasce grazie al progetto “A tutta birra” che coinvolge le cooperative sociali “Campo dei Miracoli” e “Questa Città”. Si pone come presupposto il favorire l’accesso al lavoro delle persone con disabilità psichica poiché veicolo di effetti benefici sulla salute mentale, producendo birra di qualità. Sito web https://www.birrasbam.it Potete prenotare una degustazione contattando info@birrasbam.it +39 3401614560 SS Fermarsi per una tappa del Cammino Materano Da qui passa la quinta e sesta tappa del Cammino Materano, la via sveva, quello che da Spinazzola porta a Poggiorsini (e viceversa) e da Poggiorsini porta a Gravina. Un percorso di 20 km con difficoltà media immersi nel cuore del Parco della Murgia a confine con la Basilicata Tutte le info sito CAMMINO MATERANO Visitare il Birifficio Ostuni e fare degustazioni alla "Controra" Un “vecchio cinema” trasformato in un “moderno birrificio artigianale”. Il Birrificio degli Ostuni . Proprio come in un film narra la storia di due fratelli, Matteo e Giuseppe Ostuni, due giovani imprenditori con la voglia di esprimersi, creando un prodotto in grado di raccontare la passione per la birra. Anche le etichette parlano di territorio, ognuna con una parola dello "slang" made in Puglia: Priscio, Controra, Comare. Il valore aggiunto della loro birra, è dato dalla qualità delle materie prime utilizzate che conferiscono un sapore estremamente intenso: malto d’orzo, lieviti e luppoli. La peculiarità della produzione : il metodo di realizzazione naturale al 100%. Nel birrificio si organizzano percorsi guidati alla scoperta della produzione brassicola (della birra) ed esperienze di degustazione raccontate direttamente dal mastro birraio. Via Mazzini 9 a Poggiorsini, numero 3288267124, sito www.birrificiodegliostuni.it Info@birrificiodegliostuni.it Fotografare le sette casette coloniche Si trovano in località "Tufara", sono le famose “otto casette”, adesso diventate sette a seguito del crollo di una di esse, conosciute da molti in quanto poste in fila sulla collina. Sono con buona probabilità, eredita della riforma fondiaria del secondo dopoguerra che, attraverso un grosso processo di esproprio e redistribuzione dei latifondi, ha generato la creazione di tante piccole proprietà, progressivamente abbandonate nel corso degli anni seguenti. Esse sono scenograficamente più caratteristiche delle tantissime altre che puntellano il paesaggio rurale poggiorsinese per il loro perfetto allineamento con cui si ergono dal terreno, prestandosi perfettamente a simboleggiare speranze e fallimenti del programma di ripresa del mezzogiorno e delle sue campagne che lo stato ha cercato di realizzare intorno al 1950 Partecipare alla festa patronale Maria SS. Addolorata Come ogni paese contadino che si rispetti, anche Poggiorsini ha la sua festa patronale dedicata a Maria SS Addolorata. Organizzata, ogni anno l'11 agosto con luminarie canti e balli. L’origine storica dell’elevazione dell’Addolorata a protettrice di Poggiorsini non è comprovata da alcun documento. Fa fede la leggenda e la tradizione. La statua dell’Addolorata fu ordinata a Napoli da un ricco possidente terriero di Spinazzola per una chiesa spinazzolese. La statua viaggiava su un carro trainato da buoi, che dopo un lungo ed estenuante cammino fu colto da un violento temporale nei pressi di Poggiorsini. Il carrettiere fu costretto a rifugiarsi nella “Taverna” che, possa nei pressi dell’attuale stazione ferroviaria, come spiega una lapide posta all’epoca (1600), era un luogo di ristoro e cambio dei cavalli per i viaggiatori. Dopo il temporale però i buoi non vollero più andare avanti verso Spinazzola, ma prendevano spontaneamente ed insistentemente un tratturo che portava a Poggiorsini. Fu così che, venuti a conoscenza del fatto, i poggiorsinesi da quel momento vollero quale loro protettrice l’Addolorata (Cenni storici, fonte: http://www.festadellamadonna.it). Il programma è disponibile QUI Visitare la chiesa di Maria Santissima Addolorata Fu ricostruita dopo il terremoto del Vulture avvenuto nel 1930 e consacrata solo nel 1988. Edificata negli anni 30 all'interno sono custodite opere pittoriche della scuola napoletana sette-ottocentesca (Olivieri); All’interno troviamo tre navate e varie opere degne di nota tra cui un pulpito ligneo e un fonte battesimale, una tela raffigurante S. Antonio e un dipinto settecentesco con la Deposizione. Gli orari di apertura sono dalle 8:00 alle 12 am e dalle 17:00 alle 20:00 pm Fare birdwatching sul Lago di Serra del Corvo Foto Repubblica Bari Si trova nella vallata della fossa Bradanica. A chi ama il trekking consigliamo una passeggiata intorno al Lago di Serra del Corvo anche detto Lago del Basentello perché lo specchio d’acqua, nasce dallo sbarramento del torrente omonimo. E' un invaso artificiale che segna il confine tra Puglia e Basilicata. Nato nel 1974 dopo la costruzione di una diga sul torrente Basentello, questo bacino dalla forma a “v” si trova nei pressi di altri posti incantati che vale la pena vedere se siete da queste parti, come i “vulcanelli di fango” (nella Fossa Bradanica un piccolo originale vulcano “di fango”, capace di eruttare argilla misto a acqua) e il Castello di Monteserico (è un castello medievale a circa 15 km dal comune di Genzano di Lucania in Basilicata). Intorno al lago si possono praticare pesca e birdwatching. Visitare il sito rupestre di Grottelline, dove fu girata una scena di PINOCCHIO A circa cinque chilometri dal centro di Poggiorsini si trova la località Grottelline famosa per ospitare un sito rupestre di eccezionale valore storico che comprende 15 complessi rupestri. Nel 1097 è documentata la presenza dei Cavalieri templari nel Casale Grottellini. Nel 2017 il Ministero Beni e Attività Culturali ha dichiarato l’interesse culturale del complesso costituito da Masseria Grottelline, Masseria Salomone e l’insediamento rupestre situati in contrada Grottelline ritenuti “rilevanti testimonianze di architettura masserizia premurgiana con ambienti rupestri del XII e XVI secolo Qui è stata girata una scena del film di Matteo Garrone Pinocchio Per visita guidata contattare le guide del parco da QUI Immergersi nello street food locale Poggiorsini come tutta la murgia è nota per la bontà del cibo e per le degustazioni di piatti tipici realizzati come si facevano una volta anche e soprattutto con le erbe alimurgiche (quelle spontanee che crescono nei campi). Dopo aver scalato il Garagnone o per un pranzo immersi nella natura in un luogo dove il tempo si è fermato, non c'è niente di meglio che fermarsi a Poggiorsini per gustare le prelibatezze locali nei ristoranti e macellaio. Vi segnalo dove andare a mangiare Ristorante Pizzeria Al Poggio -  Funghi e Legumi sono i piatti tipici. I locali ci vanno soprattutto festeggiare ricorrenze importanti. Carne alla brace consigliata Pizza al forno a legna. Ristorante Pizzeria Borgo Antico - La cucina è casereccia tutta la murgia nel piatto con peperoni cruschi e bruschette rigorosamente fatte in maniera artigianale. Carne e Pizza ottima a forno a legna Ristorante Il Fagiano - E' una sala ricevimenti ed il menù è su ordinazione La Taberna degli Orsini propone una cucina tipica murgiana rivisitata in chiave moderna, carni alla brace e ottime pizze cotto nel forno a legna. Il Giardino del gusto  cucina murgiana con ottima selezione di dolci della casa Macelleria da Margherita- Il sabato fanno anche il fornello a cena. VIA VITTORIO VENETO 13, 70020, Poggiorsini, Bari Imperdibile la sagra dell'involtino (di interiora) la prima domenica di agosto, sagra del fungo cardoncello a novembre itinerante assieme a Gravina, Spinazzola, Minervino e Ruvo, con attrazioni di varia natura e musica popolare; Di Poggiorsini..... "Terra di confine in cui il connubio tra l’uomo e la natura si perde dentro infinite sfumature cromatiche, ove il riflesso argenteo della luna sull’ estrema propaggine del lago di Serra di Corvo fende la serafica oscurità delle notti estive, una lingua rilucente protesa nei campi. Avamposto di un’ Italia mai narrata, mai descritta, mai amata, da sempre ardente e prigioniera delle sue ceneri. Negli occhi stanchi degli anziani, nei loro colletti lisi, nei baveri rabberciati si legge a chiare lettere il desiderio del riscatto tramandato ai figli e da questi ai nipoti, quell’ inespressa volontà di ergersi al di sopra dell’ineluttabile avvicendarsi delle stagioni per cogliere appieno il succo di una più densa polpa di vita."

  • 10 Cose imperdibili da fare a Santeramo in Colle

    Questa città è una delle 7 tappe del Cammino Materano nonchè tappa del cammino del Sentiero Italia Cai due dei percorsi per camminatori più importanti d'Italia Oltre ad essere la sede dell'azienda di fama mondiale Natuzzi conosciuta in tutto il mondo come "Divani & Divani", Santeramo in Colle offre una ricchezza di esperienze che va ben oltre la celebrità del settore dell'imbottito. Questa località pugliese è un tesoro nascosto che invita i viaggiatori a scoprire una storia millenaria, a immergersi nella tradizione culinaria (nota per il "fornello pronto" soprattutto carne di cavallo) a esplorare l'architettura (chiesa di Sant’Erasmo) e a camminare nella natura, tra lame e boschetti perchè fa parte del Cammino Materano oltre che del Sentiero Italia CAI Con i suoi 500m sopra il livello del mare, è il comune più alto della provincia di Bari, all'interno del Parco dell'alta Murgia. Da qui il Cammino Materano, è una delle 7 tappe della via Peuceta, offrendo agli appassionati di zaino in spalla, l'opportunità di immergersi nella magia di questa terra che prevede un percorso per viandanti con partenza dalla Basilica di San Nicola di Bari e arrivo a Matera. Leggi anche 10 + 3 COSE IMPERDIBILI DA FARE NEL PARCO DELL'ALTA MURGIA Nella mia rubrica "A portata di Manu" ti propongo idee, esperienze e itinerari, ma anche cose da fare se vieni da queste parti che tu sia un visitatore straniero o un turista in casa. Nell'articolo (affianco ad ogni singola esperienza) sono indicati tutti i riferimenti per prenotare biglietti o escursioni o visite guidate sul territorio . Se vuoi segnalarci la tua attività o semplicemente proponi delle esperienze uniche e vorresti invitarci per farcele scoprire, scrivici a apugliesearoundthewolrd@gmail.com  Saremo felici di venire a trovarti DOVE SI TROVA SANTERAMO IN COLLE E COME RAGGIUNGERLA Il borgo antico di Santeramo in Colle è avvolto da una storia che risuona attraverso le sue stradine acciottolate. In epoche passate, il borgo era difeso da fossati e mura imponenti, un ricordo tangibile di un'epoca in cui la sicurezza e la protezione erano di fondamentale importanza. Il XVI secolo ha segnato un capitolo significativo nella storia di Santeramo in Colle, con l'ampliamento del borgo grazie alla costruzione di un'imponente fortezza. Questa struttura, che un tempo fungeva da baluardo difensivo, si trasforma oggi nel maestoso Palazzo Marchesale. Attraverso i secoli, il castello ha subito trasformazioni, diventando un simbolo di potere e nobiltà che si eleva sopra il tessuto urbano. Ci sono vari modi per andare da Bari a Santeramo in Colle in bus (2-4€ e impiega 1h 5min), c'è un bus diretto in partenza da Bari via Capruzzi e in arrivo a Santeramo in Colle praticato da SitaBus. I collegamenti partono 3 volte al giorno, e operano ogni giorno. Taxi (90€) durata media 40 minuti Taxi Bari - CO.TA.BA +39 080 554 3333 taxibari.it in macchina ( 40 minuti) da Bari tramite SP 236 in treno dalla stazione di Bari Centrale FS  prendere treno per Gioia del Colle. con le Ferrovie dello Stato. Scendere a Gioia del Colle e salire sull'Autobus sostitutivo per le città dell'alta murgia (passa anche da Gravina e Altamura) QUALI SONO LE 10 COSE IMPERDIBILI DA FARE A SANTERAMO IN COLLE? ASSISTERE ALLA CAVALCATA IN COSTUMI D’EPOCA 40 cavalli, accompagnati da dame e cavalieri, sfilano per il centro abitato in abiti storici di grande pregio, seguiti da un carro scenografico. E' la Festa Patronale del 2 giugno in onore del Santo Patrono Erasmo. Pro Loco di Santeramo e Comitato Festa patronale insieme organizzano la cavalcata storica in Costumi d’epoca. Un salto indietro nel tempo, l'esibizione delle bande in giro, la processione con l'effige dorata del santo e la discesa del carro trionfale. Echi bizantineggianti (e non solo) nelle cappelle di S.Eligio e della Madonna di Costantinopoli Il rapporto della popolazione santermana con la devozione religiosa è antico e documentato sin dai primi documenti medioevali in cui sono citate cappelle di cui, ai giorni d'oggi, ne sono sopravvissute pochissime. Tra queste, ce ne sono due che conservano affreschi di differenti stili. I più antichi probabilmente sono visibili nella chiesa di S.Eligio, Sulla parete di sinistra, si possono osservare una coppia di santi, S.Efrem e S.Erasmo, rappresentanti secondo uno stile bizantineggiante, in posa ieratica e su fondi piatti e decorati. Per visitarla è necessario contattare la Pro Loco. altrimenti la chiesa è chiusa. A poca distanza è possibile trovare la cappella della Madonna di Costantinopoli. Si trova all'interno della Chiesa del Carmine, La cappella e l'intera chiesa del Carmine sono visitabili durante le celebrazioni o contattando la Confraternita del Carmine a cui è affidata, da secoli, la custodia. Se volete fare visite guidate nel centro storico di Santeramo vi suggerisco di contattare Fabio Sampaolo, guida turistica del territorio per un tour personalizzato in base alle vostre esigenze. IL PALAZZO MARCHESALE E IL RITORNO DI FRANCESCO NETTI Dal 2023 questo Palazzo ospita una importante mostra temporanea dedicata al “ritorno” di Francesco Netti, pittore e intellettuale santermano attivo nella seconda metà dell'Ottocento. Le opere di Netti finalmente sono nuovamente ammirabili nel suo paese natio. Un ritorno molto atteso dimostrato anche dal murales di grandi dimensioni, a lui dedicato, posto sulla facciata del municipio nuovo in Piazza Giovanni Paolo II. Il Palazzo è ubicato Piazza Garibaldi, piazza centrale dove si fronteggiano i due edifici più importanti della città: la Chiesa Madre dedicata a S. Erasmo, e il Palazzo Marchesale, l'antica sede di potere legato alle famiglie Carafa e Caracciolo. Fu edificato nel 1576 dal marchese Ottavio Caracciolo, così come testimonia la scrittura scolpita sulla facciata che si apre su Piazza Garibaldi, Oggi il Palazzo Marchesale Caracciolo - Carafa (Per visite guidate Info 080 303 2674) altrimenti il palazzo è chiuso. Oppure contattare la Locale Proloco. - Questo palazzo conserva il suo ruolo centrale ospitando l'ufficio turistico, sale conferenze e ambienti per manifestazioni culturali. E' visibile anche una mostra dedicata ad Antonio Pasciuti, PASSEGGIARE CON LO SGUARDO ALL'INSU' VERSO LE OPERE DEGLI SCALPELLINI SANTERMANI Via Roma, Via Netti, Via Iacoviello, sono le vie dove è più facile che la curiosità del camminatore con il naso all'insù venga solleticata. Mensole scolpite, chiavi d'arco e rosoncini sono i tipici luoghi in cui, tra ottocento e novecento, gli scalpellini facevano sfoggio della propria abilità rappresentando soggetti devozionali, fantastici o benauguranti. Vito Calabrese prima e soprattutto Giovanni Laricchia sono i nomi più importanti. Il secondo avviò una vera e propria scuola di scalpellini per poi operare anche a Gravina di Puglia e infine a Bari dove divenne uno dei nomi di punta dell'arte di tagliare la pietra. A Santeramo un suo lavoro è ammirabile nell'apparato decorativo di Palazzo Santalucia-Tangorra progettato dallo stesso Orazio Santalucia, progettista celebre nel capoluogo pugliese per l'omonimo Kursaal e per l'hotel Oriente. In questo percorso dedicato alla scultura merita la visita nella Chiesa Madre in Piazza Garibaldi, dove, nella terza cappella della navata laterale di destra, è custodito un bassorilievo del XV secolo ad opera di Francesco Laurana rappresentante una madonna con Bambino. Opere di scultori contemporanei invece sono quelle di Armando Mele e di Antonio Paradiso, le opere di quest'ultimo sono visibili presso il Parco scultoreo La Palomba a Matera mentre a Santeramo sono collocate nella Piazza Giuseppe Simone, all'ingresso del Municipio. PARTECIPARE AD UN DEGLI EVENTI DI VIS(S)I DA'RTE DEGLI ARTISTI DI SANTERAMO E' una community di Artisti Santermana che nasce con la voglia di dare visibilità e il giusto merito a tanti artisti locali di grande bravura e spessore. Se venite a Santeramo, potete informarvi anche sugli eventi serali in modo da dare un tocco di arte alla vostra visita locale. Tutti i dettagli li trovate qui VIS(S)I D'ARTE Leggi anche 10 + 3 COSE IMPERDIBILI DA FARE NEL PARCO DELL'ALTA MURGIA VISITARE L’EX CONVENTO DEI PADRI RIFORMATI L’inizio dei lavori di costruzione del convento risale al 1673, nel corso degli anni è passato da luogo di residenza dei frati francescani a bene di proprietà comunale. Il convento, separato oramai dalla Chiesa del SS Crocifisso, è dotato di un meraviglioso chiostro e di una sala finemente affrescata e restaurata nel 2000. Per prenotare contattare VISSI DARTE Trekking alla scoperta dei tesori delle Murge: le piante alimurgiche e le erbe spontanee Si chiama Alimurgia ed altro non è che la scienza che studia l'uso alimentare delle piante spontanee  che crescono spontaneamente soprattutto nel territorio della Murgia. "Alimurgico” è invece il termine utilizzato per indicare le piante spontanee commestibili, La Murgia straborda di piante alimurgiche ideali come condimento per qualunque tipo di menù. (in questa zona si mangia divinamente). Per conoscerle tutte, vi invito stagionalmente cosi come stagionali sono queste piante, a prenotare un percorso di trekking che partendo da Santeramo in Colle, vi porta seguendo il loro profumo intenso a scoprire i Tesori della Murgia. Vi invito a contattare l'esperto santermano Domenico Porfido, esperto di erbe spontanee e ma soprattutto di Funghi, cardoncelli e ferula, di cui questa zona è ricca. Potete contattare Domenico, all'indirizzo email porfidodomenico@gmail.com per prenotare dei percorsi di trekking che fanno bene al corpo ma anche al vostro sapere. Con lui potete personalizzare il vostro tour e capire, davvero i segreti alimentari che queste piante, per molti sconosciute, regalano. Solitamente ogni varietà di fungo per crescere ha bisogno di una pianta, questa cosa l'ho imparata parlando con lui. Quali erbe troverete? Tante tra cui la cicoriella, il sivone, gli asparagi, il finocchietto, avrùsc, paparìne, varie specie di senàpi, radicchielle e cardi, borraggine, cardaria, acetosella, ambretta, costolina, lampascioni, ombrellino pugliese, ortica, piantaggine, rafano, romice, sedano selvatico, stellaria, strigoli, veronica, ecc. ecc, Potete contattare Domenico, all'indirizzo email porfidodomenico@gmail.com per prenotare dei percorsi di trekking al sapore di erbe spontanee. PASSEGGIATA ALLA SCOPERTA DELLE QUITE DI SANTERAMO Le "quite" hanno una storia romantica e affascinante. Passeggiare in questa zona della murgia in cui si toccano con mano i sacrifici della società contadina di allora è una esperienza che assolutamente dovete fare. Oggi le quite sono una grande testimonianza di architettura rurale ottocentesca, si tratta di lotti delimitati da muretti a secco e puntellati di pagliai, nati nel 1806 esattamente il 1 settembre a seguito della emanazione di una legge da parte del demanio pubblico che ne satabilì la divisione in "quote" o meglio la "quotizzazione" da cui prende il nome. La divisione ovviamente avvenne per favorire le attività contadine in contemporanea al lento abbandono della pratica della transumanza. Oggi è possibile fare delle visite guidate contattando le 20 guide ufficiali del Parco dell' Alta Murgia capaci di guidarvi in escursioni storico naturalistica 2) Dal sito del PARCO DELL'ALTA MURGIA è possibile consultare TUTTO l'elenco degli itinerari e dei percorsi praticabili a piedi, in bici e per ipovedenti. 3) Dal sito del PARCO DELL'ALTA MURGIA è possibile prenotare la tua visita guidata contattando direttamente una delle 20 guide specializzate PRENDERE PARTE ALLA GRANDE FESTA CONTADINA La “Festa Contadina” di Santeramo in Colle è una manifestazione che si svolge solitamente nel primo week end di settembre. 12.000 mila persone si danno appuntamento ogni anno per questo progetto storico-culturale che unisce l’enogastronomia alla musica e alla cultura nei tre giorni di festa. Il centro cittadino rivive la tradizione rurale mediante rievocazioni dei mestieri e degli usi di un tempo, oltre che la riscoperta di piatti tipici contadini composti da prodotti poveri e locali (Show-coking della Tradizione grazie alla collaborazione delle Scuole Alberghiere, Chef locali e associazioni del territorio) per culminare con la tradizionale discesa del Marchese. Evento organizzato dalla Pro Loco locale , per info e contatti. FARE UNA DELLE TAPPE DEL "SENTIERO ITALIA CAI" Questa zona della Murgia, ospita anche una tappa del Sentiero Italia CAI,  un percorso che attraversa tutta l'Italia solcando valli, scalando montagne, affacciandosi sulle coste e attraversando Città d’arte come sperduti borghi. Uno dei progetti escursionistici più ambiziosi in termini di riscoperta del territorio. 20 regioni abbracciate dalla lunga linea disegnata sulla cartina geografica, 510 tappe, 16 parchi nazionali e 60 parchi e riserve regionali chiamati in causa per fare da scenario a questo inestimabile percorso partecipato da innumerevoli sezioni del Club Alpino Italiano. Sentiero Italia CAI è anche il titolo della collana omonima di guide che descrive nei minimi dettagli tecnici come affrontare questo itinerario. Per la guida pugliese, ci sono 4 tomi dedicati alla nostra regione dei 13 tomi totali, ha contribuito alla redazione dei testi pugliesi un esperto di territorio, il santermano Corrado Palumbo. Tappe in Puglia che attraversano vari comuni tra cui Matera, Spinazzola, Quasano, Accadia, Candela, Ruvo MANGIARE ALLA SAGRA DELLA CARNE ARROSTO Qualcuno ha detto "Fornello?" Durante i mesi estivi Santeramo ospita la tradizionale Sagra della Carne arrosto. Il centro abitato si riempie di stand delle macellerie locali, per un tour del gusto a cui partecipano visitatori italiani e stranieri, incuriositi dal menù a base dei piatti della tradizione e della carne cotta al fornello. Il tutto accompagnato da musica e divertimento. Evento organizzato dalla Pro Loco locale , per info e contatti. ALLA RICERCA DI UNA "DOMUS FEDERICIANA" TRA I VICOLI DEL NUCLEO ANTICO La Puglia è stata patria per l'imperatore Federico II tanto che é conosciuto con gli appellativ di Puer Apuliae (fanciullo di Puglia) e Stupor Mundi (stupore del mondo) Anche a Santeramo in Colle c'è una Domus Federiciana. Oggi questo edificio, che ebbe anche la funzione di primo castello quando il casale divenne feudo nel 1374, è ancora visibile, in Via S.Eligio, così come è qui ancora visibile l'unica torre superstite dell' antica cinta difensiva. Nei secoli la domus è stata arricchita da un loggiato cinquecentesco e di un ulteriore piano ottocentesco raggiunto da pittoreschi tralci di vite che dal livello stradale si arrampicano sino al terrazzo. Escursione a cavallo nella Murgia del Circolo ippico di Morsara Tra le tante attività da svolgere durante le vacanze o i weekend fuori porta, le passeggiate a cavallo sono sempre più apprezzate. Per scoprire la Murgia e la bellezza del suo territorio, ti suggerisco di provare questa attività in sella ad un cavallo. Il Circolo Ippico Morsara si trova a Santeramo si svolgono su itinerari di diversa lunghezza e difficoltà e sono aperte a tutti, anche a chi non è mai salito in sella. In questo caso, prima di partire le guide equestri svolgono una lezione di base sulle tecniche di equitazione. La Murgia tra l'altro è il luogo ideale dove vivere il territorio in maniera sostenibile e dedicarsi qualche ora di svago insieme ad animali eccezionali. Tutti le info qui Circolo Ippico Morsara Indirizzo: Contrada Morsara, 70029 Santeramo in Colle Telefono: 328 072 4862 IMMERGERSI NELLA NATURA  TRA RAPACI E MURETTI A SECCO Il paesaggio agreste di Santeramo in Colle é una testimonianza di architettura rurale ottocentesca. Testimonianza ne sono infatti il Bosco di Mesola con una estensione di circa 3000ettari a confine tra i comuni di Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge e Santeramo in Colle. L’area, carsica e archeologica, è caratterizzata dalla presenza di molte specie di rapaci, notturni e diurni, tra cui il celebre Falco grillaio, di numerose varietà di orchidee anche rarissime e di alcune querce protette come la roverella e il fragno. Lama Lunga e Sant'Angelo. Il paesaggio di Lamalunga è tipico del costone della Alta Murgia, con i fenomeni carsici quali grotte, inghiottitoi, rilievi rocciosi e pietre affioranti. Quasi alla fine di Lamalunga c'è la Masseria Iazzone. Era il lontano 1968 quando Mario Monicelli scelse appunto la campagna santermana per portare Monica Vitti a girare qui il film "La ragazza con la Pistola". La natura è la padrona in quest'area dove rapaci e farfalle animano l'orizzonte e le orchidee selvatiche colorano i prati fra le rocce. In quest'area è presente il complesso di Sant’Angelo, una chiesa rupestre le cui origini risalgono al XI secolo, ma che probabilmente è testimonianza di tradizioni devozionali ancor più antiche. (purtroppo chiuso e non visitabili). Il bosco della Parata e la Gravinella. il primo costituisce un insieme unico a livello nazionale, per la contemporanea presenza di sei specie di quercia (il fragno, la roverella, il cerro, il farnetto, il leccio e la coccifera) e un ricco sottobosco. Habitat naturale del falco grillaio. Questo territorio è inciso da tante gravine fra le quali "la Gravinella" è un sito di notevole interesse per la formazione ecologica unica nel contesto degli ecosistemi della provincia di Bari e di quelli pugliesi in più è inserito nell'elenco degli habitat di interesse comunitario. L’associazione Tripeco APS organizza uscite di molteplici tipologie. Consigliata prenotazione per un’escursione con le guide naturalistiche al numero di tel. 327/9860133. PINETTA GALIETTI E l’ALBERO DEI PENSIERI Tappa di approdo del Cammino Materano, una delle 7 della via Peuceta, che dalla Basilica di San Nicola a Bari arriva fino a Matera. Ci troviamo a nord di Santeramo, in direzione Acquaviva. Qui si trova la Masseria Galietti, edificata nel 1767, circondata da un’ampia pineta di circa 20 ettari racchiusa da un grande muraglione. Della Masseria, che in passato si elevava su tre livelli, è oggi possibile ammirare i resti, come anche della Chiesetta rurale dedicata a S. Raffaele. La pineta é bella perché oltre ad essere un polmone verde, si presta a lunghe passeggiate, e per i più sportivi offre anche la possibilità di effettuare attività sportiva con attrezzi ginnici e area ristoro con tavoli e panchine. All’interno del parco è presente l’albero dei pensieri, dove è possibile per i camminatori del Cammino Materano, racchiudere i propri pensieri ed emozioni all’interno di piccole bottiglie sospese. ll camminatore non deve fare altro che scrivere quello che desidera su uno dei bigliettini posti in un contenitore di vetro che trova su di un tavolo preparato appositamente, ed inserirlo in una delle tante bottigliette, in tal modo avrà lasciato il segno del suo passaggio. Contatti Masseria Galietti info@giaccheverdisanteramo.it +39 338 837 6461 a 3 km da Santeramo Leggi anche 10 + 3 COSE IMPERDIBILI DA FARE NEL PARCO DELL'ALTA MURGIA Se vuoi segnalarci la tua attività o semplicemente proponi delle esperienze uniche e vorresti invitarci per farcele scoprire, scrivici a apugliesearoundthewolrd@gmail.com  Saremo felici di venire a trovarti Dove mangiare a SANTERAMO? OSTERIA SANTA LUCIA Osteria di cucina tipica Santermana dall’atmosfera rustica e tradizionale, il menu offre una vasta selezione di piatti tradizionali pugliesi a base di  prodotti a km zero, selezionati presso produttori locali e serviti esclusivamente freschi e di stagione Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, chiuso la domenica. Via Roma 130 Pagina facebook: Osteria Santa Lucia Tel 327 252 7947 VINDO’– da Raffaella Laterza potrete assaporare i piatti della tradizione pugliese uniti ai sapori moderni. Polpette di pane, friselle condite con ingredienti locali, dalla cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti all’origano dell’Alta Murgia, fino al pomodoro zebrino di Polignano e la stracciatella locale. Intramontabili i filoncini da mezzo metro conditi con i prodotti locali in varie combinazioni, tra terra e mare. Troverete una raffinata ricerca di prodotti tipici del territorio, insieme a numerosi vini e cantine. La domenica mattina è imperdibile l’aperitivo Tel 0806459997 – giorno di chiusura mercoledì – tutti i giorni dalle 19 all’1.00 – domenica dalle 11.30 alle 12.00 MiSaKe: new entry della ristorazione del paese, offre piatti tradizionali rivisitati in chiave asiatica. Dagli Udon all'assassina ai Gyoza polpo e rape, lo chef girovago di 28 anni propone piatti che rispettino la tradizione e che si aprano all'oriente. Da provare!!! Via Roma 138, aperto tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00 – a pranzo solo su prenotazione. tel. 324/7945867 ANTICA MACELLERIA LASSANDRO Dal 1799 la macelleria Lassandro si distingue per la qualità della sua carne e dei suoi salumi, offrendo una vasta scelta di piatti della tradizione, rivisitati spesso in chiave gourmet, in una location esclusiva. Menzione particolare va fatta alle svariate tipologie di bombette pugliesi, tartare, friselle carnivore, unite ad ottimi tagli di carni ricercatissime. Il tutto accompagnato da un’ottima selezione di vini, grazie alla bravura del titolare Antonello Lassandro. Via Roma, 28, Aperto dal lunedi al sabato dalle ore 19.00 alle ore 1.00 Facebook Macelleria Lassandro RISTORANTE DA MICHELE Trattoria santermana aperta tutti i giorni a pranzo e cena, offre una varietà di piatti tipici della tradizione. Via Iacoviello, 45 tel. 080/3032426 SERVUS BIRRERIA Situato sul corso principale di Santeramo, locale molto accogliente, sul retro un giardino per cenare d’estate. L’offerta culinaria è molto vasta, tra le proposte potrete degustare degli ottimi hamburger, oltre ad una infinta scelta di birre e una buona selezione di vini. Via Roma 122 - aperto dal martedì alla domenica dalle 19.00 all’1.00. Pagina facebook – Servus Birreria Per info e prenotazioni tel. 3338859622 PIZZERIA VICOLO21 Nel cuore del centro storico di santeramo c’è un posto perfetto per passare una serata in compagnia: vicolo 21. Un luogo accogliente e conviviale, dove potrai provare panzerotti tradizionali e un’ottima pizza fatta a regola d’arte, da gustare nella saletta interna o nell’ampia area esterna. Piazza Chiancone. Aperto tutti i giorni dalle 16.00 alle 24.00. Per info e prenotazioni chiamare il num. 080/5247871 Pagina Facebook: Vicolo 21 Food&Drinks MIMMO E VALERIA Braceria per Passione Aperti tutte le sere dal lunedì al sabato. Per info e prenotazioni chiamare il n. 0803039636 RIZA - CUCINA RADICALE è un’idea di ristorazione rivoluzionaria, che unisce i sapori della tradizione alle manifestazioni creative degli chef di nuova generazione. La cura del dettaglio, la mise en place e il design minimalista del ristorante creano un’atmosfera intima, perfetta per le grandi occasioni. I menù degustazione e la selezione di vini pregiati sottolineano il legame con il territorio esaltandone le inimitabili peculiarità gastronomiche. Via Iacoviello, 75 RIZA tel. 080/9647758 RISTORANTE HOTEL MURGIA Il Ristorante Hotel Murgia, nasce a Santeramo nel 1968 tra i profumi intensi e particolari del Parco dell’Alta Murgia, accogliendovi in un ambiente confortevole immerso nella natura. Grazie ad una cucina raffinata e ad un team di professionisti, ancora oggi, propone una cucina tipica pugliese caratterizzata da sapori unici ed autentici. Il menù alla carta, propone anche un’ottima pizza. Il Ristorante dispone di ampio spazio all’aperto, giardino, bar e wifi gratuito. Inoltre, offre un valido servizio di organizzazione ricevimenti, adattandosi alle diverse situazioni per soddisfare ogni volta i clienti. Aperti tutti i giorni. Per info e prenotazioni contattare il nr. +390803036133 o hotelmurgia@hotelmurgia.com Pagina FB: Hotel Murgia Ristorante Pagina Instagram Hotel Murgia Via Iazitiello, 69 Leggi anche 10 + 3 COSE IMPERDIBILI DA FARE NEL PARCO DELL'ALTA MURGIA

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  • Chi sono | Manuela Lenoci

    Journalist, Lifestyler, with a passion for travel and good food This blog is full of lots of content that talks about my thousand adventures in Puglia and "around the world". I live and work inPuglia I talk about myself in a totally spontaneous way on social media, trying to address all topics with a subtle, ironic and instinctive line. ​ I like to always be updated on the latest news and trends in the world of tourism. I am active and committed to promoting the many excellences, territories and events of the food and wine sector, through which I enjoy narrating typical and identifying products. ​ I am "Born under the sign of Fish". I love literary readings and interviewing book authors, I get excited in front of aSunrise or to asunset. I like cooking ​ My slogan The winner is a dreamer who never gave up. ​ Mi presento, Sono Manuela Collaborate with me

  • Manuela Lenoci | A Pugliese Around the World | Esperienze e Itinerari in Puglia

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Join my journey Manuela Lenoci Aug 1, 2023 2 min Maglie, Mercatino del Gusto, XXIV Edition From 1st to 6th August a sensory journey with Dinners in the Villa, Gusto folk, Masserie Didattiche, the sweet street, Piazza del Vino,... 0 comments Post not marked as liked Column about Manuela Lenoci Rubrica Manuela Lenoci 8 min Travel with apugliesearoundtheworld 10 Must-Do Things in Andria La città della Burrata nel Parco dell'Alta Murgia 5 0 Post not marked as liked Manuela Lenoci 6 min T Shirt La Fiermontina Luxury Home in Lecce: Art and Lifestyle We are in the heart of the city of Lecce, in a property where Baroque elegance meets the Mediterranean charm of sunsets and art and the... 7 0 Post not marked as liked Manuela Lenoci 2 min Maglie, Mercatino del Gusto, XXIV Edition From 1st to 6th August a sensory journey with Dinners in the Villa, Gusto folk, Masserie Didattiche, the sweet street, Piazza del Vino,... 2 0 Post not marked as liked Manuela Lenoci 3 min 300mila in Lecce, the restaurant with the best spirits list in Italy The cuisine of the executive chef, Stefano Carcagni, surprises with good and imaginative dishes, not to be missed is the pacchero with... 6 0 Post not marked as liked Manuela Lenoci 17 min Travel with apugliesearoundtheworld Unexpected Germany: travelling through Baden Wurttemberg and the Black Forest of the Brothers Grimm This is one of the travel to put on the to-do list. 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