Manuela Lenoci
10 must-do things in Morocco: Tour among the Imperial Cities
Casablanca, Rabat, Meknes, Fes and Marrakech the the places with timeless charm
I will never forget my trip to Morocco. This land is stunning, However, the success of a Morocco vacation depends completely on the season climate and the cities you choose to visit. Spring and autumn are the best times. In winter the temperature ranges are marked, going from 18 degrees during the day in the sun (it's cold in the shade in winter) to 5 degrees in the evening (on the coast) to zero degrees inland.
In my column "A portata di Manu" I offer you ideas, experiences and itineraries as well as things to do if you come to these parts whether you are a foreign visitor or a tourist at home. In the article (next to each experience) are all the references for booking tickets or excursions or guided tours in the area .
On this trip I visited the gorgeous imperial cities of Casablanca, Rabat, Meknes, Fes and Marrakech. These places of timeless charm were at different times the residence of the Sovereigns of the Kingdom of Morocco. Then I went on to the interior, to the Dades and Todra Gorges, slept in the Berber tents in the Erg Chebbi desert finally a walk in the Cedar Forest and then back to Casablanca.
A show of nature (no doubt) that I wasn't prepared for, however: from the 20 degrees in Marrakech in a snap, I came to the sub-zero inland Moroccan temperatures, with no heating in some of the accommodations, but above all no hot water.
That is the way it is used in Morocco, or at least in the less touristy, more authentic area, in line with their culture. And I found myself sleeping in bed, with a sleeping bag, with a quilt on top, because I was freezing. But I want to let you know the most beautiful things I did on this trip, which may be useful to you when you plan your vacation around here. Because after all, for me a trip is pure experience, knowledge of an area that teaches me something more each time. To do this tour you have to consider that you spend a lot of time in a bus for travel.
HOW TO GET TO MOROCCO
Morocco has 25 airports throughout the country. Airlines offering direct flights (seasonal ) from Rome, Milan, Turin, or Bologna (on several airports but usually Casablanca, Marrakesh, Fez - Sais, Rabat) are Ryanair, ITA Airways, Royal Air Maroc, Air Arabia Maroc, easyJet, Wizz Air Malta. We started from Rome with a direct flight to Casablanca with Royal Morocco whose duration is 3 hours and 30 minutes. The airlines that fly from Rome to Marrakech are Wizz Air and Ryanair and they depart from Rome Fiumicino and Rome Ciampino. The airlines that fly from Milan to Marrakech are EasyJet and Wizz Air and depart from Milan Malpensa. There are direct flights from Bologna and Marrakech Menara. In any case, Ryan Air covers several airports.
LANGUAGE AND CURRENCY
The currency is the Dirham (DH). The exchange rate with the euro is € 1.00= Dh 11.00. I suggest withdrawing some of the money as soon as you land at the airport, maybe you can get a better exchange rate. The language spoken in Morocco is Arabic and French but in tourism English is spoken by all and Italian is very common. To call Morocco the international dialing code is +212. Italy is 1 hour ahead of Morocco
WHAT TO DO AND SEE
Il mio tour con Viaggi Avventure nel mondo era di 8 giorni e prevedeva in questo ordine: Casablanca, Marrakech, Ait Ben Haddou, Gole di Dades e Todra, Erg Chebbi, Fes, Meknes, Rabat, Casablanca.
Anche Marocco la prima cosa da fare appena arrivati è quella di prendere un autista con pulmino. Noi eravamo 15 e sono partita con Viaggi Avventure nel mondo, ma da partecipante e non da coordinatore.
Il nostro autista era Omar, vi suggerisco di contattarlo dall'Italia e trovare magari assieme a lui la soluzione perfetta per la vostra vacanza, che siate in gruppo o in coppia.
tappa 1: Casablanca
Una tappa velocissima ma efficace. In effetti, considerati i tempi un pò stretti per fare tutto, di Casablanca abbiamo visto ben poco. La visita alla sua splendida moschea di Hassan II è stata decisamente emozionante. La Moschea costruita sull'acqua, da sola è un ottimo motivo per fare una sosta in questa città. Era una delle tappe che aspettavo di più e che avevamo voluto assolutamente inserire nel nostro itinerario di viaggio in Marocco.
Si tratta della più grande moschea del Marocco, può accogliere circa 25.000 fedeli in contemporanea. E' la terza più grande moschea al mondo, dopo quella della Mecca in Arabia Saudita (Al-Masjid al-Haram) e quella del Sultano Qaboos a Muscat, in Oman. E’ una delle poche moschee ad essere accessibile anche ai non musulmani. Ma devo dire che anche solo la vista che offre dall’esterno è un vero colpo d’occhio: si adagia sull'oceano offrendo uno set fotografico da capogiro. Abbiamo soggiornato in un hotel caratteristico del Marocco, il Moroccan House Hotel Casablanca vicinissimo al centro della città, un luogo dove abbiamo cominciato a rilassarci e a respirare aria di vacanza.
Cena di pesce da Chez Michel Et Hafida . Ottimo pesce.
tappa 2: Marrakech
La prima cosa che abbiamo visto a Marrakech sono stati i meravigliosi Giardini Majorelle. Si tratta di
Uno dei giardini più memorabili del Marocco (e del mondo) ricco di vegetazione, esaltata dai vivaci colori pastello, blu majorelle, della villa antistante, nido d’amore di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé. La coppia aveva acquistato l'intero complesso (villa Oasis e giardini) nel 1980, procedendo ad un lavoro di recupero incredibile. Nel 2008 dopo la morte di YSL, Bergè Bergé ha convertito la loro dimora in un centro artistico visitabile, donandolo alla Fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent, una fondazione senza scopo di lucro.
Finalmente ci dirigiamo verso la Medina (il cuore di ogni città). La Piazza Jamaa el Fna è la piazza centrale di Marrakech ed è il luogo più importante della Medina, ma tra tutte quelle che ho visto nella mia vita, le medine del Marocco, vi lasciano senza fiato. L'odore. Quello che ti resta addosso. E' forte, inteso. Lo ricordi. Potreste imbattervi in personaggi strani o in macellai con esposizione di carni a vista, ricoperte di mosche (e la mangiano tranquillamente) o di gente che vuole venderti la qualunque. Qui si svolge la vita sociale di Marrakech, sia di giorno che di notte e vi suggerisco di vederla in entrambe le modalità. Irriconoscibile.
(alcune foto sono state prese da internet)
Una visita al Palazzo El Bahia, una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech.
Quella volta che ho provato il vero hammam marocchino....
E poi facciamo l’Hammam tradizionale marocchino.
Una esperienza inaspettata e che mi resterà per sempre impressa nella mente. Dimenticate il lusso sfrenato che ci propongono sui giornali. Noi siamo stati in un Hammam comunale e precisamente da Mouassine. L'Hammam è un complesso termale arabo, in cui la pulizia del corpo si realizza attraverso il vapore e l’esfoliazione della pelle. Per gli arabi è un rituale religioso: purificarsi prima della preghiera. Uomini e donne entrano rigorosamente separati. Nessun lusso, l'umidità da condensa rendeva evidente la muffa sul soffitto e sulle pareti.
Ti fanno accomodare completamente nuda, anche se entri con un asciugamano bianco. Ti fanno accomodare prima in una stanza con vapori, dove ti siedi a terra e aspetti il tuo turno per l'esfoliazione a cura di una signora marocchina. Giunto il tuo turno inizia il rituale tradizionale che consiste in un savonage, un trattamento che prevede che sempre stando seduti per terra, la signora marocchina che si dedica solo a te, procede a lavarti, con secchi d’acqua (la cui acqua ti viene lanciata vigorosamente dalla signora marocchina a tal punto che pensi per un attimo di essere nel posto sbagliato). La seconda fase prevede che con un vigore degno dei migliori massaggiatori tailandesi, sempre la stessa signora, ti cosparge tutto il corpo di sapone nero marocchino, gelatinoso (sapone Beldi) abbinando massaggio con un guanto ruvido chiamato kessa. Da noi in Puglia avremmo detto "strica forte" cioè pulisce forte. La pelle però davvero setosa, ti resta morbida per qualche giorno. Decisamente una esperienza totalmente diversa dagli Hammam che ci propongono, ad un prezzo esorbitante, dedicati ai turisti. Ma penso che questa sia stata una esperienza a cui non ero preparata e che mi ha davvero colpito. Le saune mettono appetito e siamo andati a cena da EL BAHIA buona cucina marocchina, ottima posizione, c'era musica dal vivo.
dove dormire a Marrakech
Abbiamo soggiornata nel Riad Moulay Said molto bello nelle parti comuni (piscina e atrio) ma stanze orribili. Tuttavia eravamo nel periodo di Capodanno ed è impossibile trovare posto per tante persone e soprattutto a pochi minuti a piedi dal centro storico di Marrakech. Ad ogni modo altre proposte interessanti di hotel tipici e belli in vero stile marocchino (occidentalizzato) che vi suggerisco per una riuscita perfetta della vostra vacanza sono:
terza tappa: Ait Ben Haddou, Ouarzazate (la porta del deserto) -Skoura, visita alla Kasbah Amridil, Gole di Dades e Todra
Arriviamo con il nostro autista e ci troviamo difronte a questa meraviglia della natura.
Ait Ben Haddou, nacque come città fortificata, o ksar, lungo la rotta carovaniera tra il deserto del Sahara e l'attuale città di Marrakech. Si trova sul fianco di una collina lungo il fiume Ouarzazate. Il Ksar è protetto dall'UNESCO come Patrimonio dell'umanità. Caratteristici del Ksar le torri angolari e i vicoli stretti che si arrampicano tra le abitazioni, le Kasbah di ricchi mercanti. Sulla sommità della collina svetta un grande granaio fortificato chiamato agadir. Questo straordinario complesso comprende anche una moschea, una piazza e il santuario del Santo Sidi Ali.
Andiamo a visitare Kasbah Amridil, la Kasbah (fortezza) più ammirata del Marocco. Sicuramente per il fatto che é raffigurata nella vecchia banconota da 50 DH. Parte della Kasbah Amridil oggi é stata trasformata in un hotel. Vi consiglio di contattare la guida Mr. REDA Gérant Familiale scrivendo una email a amridil@gmail.com
Proseguiamo sempre con il pulmino verso le Gole di Dades e di Todra. Nonostante il freddo incredibile, le Gole del Dades e quelle del Todra sono uno dei luoghi di maggior interesse in Marocco. Personalmente, non conoscevo il Marocco e non mi sarei mai aspettata che in un Paese noto per le escursioni nel deserto, a poche centinaia di chilometri ci fosse una catena montuosa che nel suo punto più alto raggiunge i 4000 metri nella parte dell’Alto Atlante. Le Gole di Dades si possono apprezzare raggiungendo il punto più alto (vicino ad un baretto dove è stata realizzata per l'appunto una piazzola di sosta) dal quale sono visibili questi tornanti scavati nella montagna.
Todra invece è diversa. Poco distante da Dades facciamo un percorso a piedi tra le montagne ed i ruscelli e ci godiamo l'imponenza delle rocce a strapiombo sulle stradine strette.
dove dormire nelle gole di dades
Abbiamo cenato e dormito a Hotel La gazel de dades ristorante davvero fantastico, ottima cucina marocchina. Stanze gelide e davvero minimal, senza acqua calda. Qui ho dormito nel sacco a pelo, nel letto, coperta dal piumone.
quarta tappa: deserto Erg Chebbi e notte nelle tende berbere
Una delle escursioni più attese della vacanza. Quella nel deserto, sui dromedari, trascorrendo tutta la notte ammirando le stelle. Arriviamo a Merzouga un piccolo villaggio situato ai piedi delle grandi dune sabbiose di Erg Chebbi. Siamo stanchi per i tanti km percorsi e per le ore trascorse nel pullman. Ci dirigiamo verso il nostro hotel, location in cui non abbiamo dormito Kasbah Le Touareg (fighissima) lo staff della struttura mette a disposizione dromedari per raggiungere il campo tendato berbero nel quale trascorrere la notte. Alla Kasbah Le Touareg abbiamo lasciato le valigie in una stanza chiusa a chiave, portando con noi lo stretto necessario per trascorrere la notte.
Si viaggia in sella al dromedario. E se siete anche in sovrappeso, meglio non sovraccaricare. Tuttavia l'hotel mette a disposizione anche Quad e Jeep se voleste fare una esperienza diversa.
Su dorso di un dromedario tra le dune
Round Trip dal deserto optando per una cammellata che solitamente si svolge poco prima del tramonto e all'alba, e che mi ha regalato emozioni da togliere il fiato. Alba e tramonto insieme, i miei colori preferiti. Ho ammirato il sole che scende al tramonto e sale all'alba tra le dune. La cammellata dura un paio d'ore, durante il tragitto eravamo circondati soltanto da dune di sabbia dai colori arancio e rosso, complice la luce del tramonto. L'arrivo al campo berbero è stata davvero un'avventura. I dromedari non sono comodissimi ma sono scenografici. Nei giorni a seguire avevo lividi sulle gambe. Un tappeto rosso orientale, circondato da fiaccole e lampade, ci ha accolto
nel camp, con ai lati le tende che ci avrebbero ospitato per la notte. Cena tutti insieme, falò e poi escursione notturna nel deserto fino a raggiungere il punto più lontano dalle luci del villaggio, dal quale potersi stendere tra le dune e ammirare le stelle, milioni di stelle mai viste cosi tante.
Il camp era molto carino, unica nota stonata i bagni (comuni) in cui abbiamo trovato degli scarafaggi. Prestissimo, prima dell’alba lasciamo il camp e saliamo in sella al dromedario. Ne ho viste milioni di albe, soprattutto sul mare, penso di poter affermare con fermezza che l'alba nel deserto è stata una delle più belle della mia vita. Le dune escono piano piano dalla oscurità ed il sole fa capolino tra di loro. Ci godiamo questa luce.
quinta tappa: Fes
Qui c'è tanto da scoprire motivo per il quale abbiamo scelto di prendere una guida locale Mohamed Korkari che potete contattare scrivendo una email a mohamedkorkari@gmail.com Assieme a Mohamed facciamo un tour di 5 h della città
Fez (o Fes) è la città imperiale per eccellenza, vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese. Entrando vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato respirando un’aria medievale. Si divide in Città nuova cioè la città imperiale costruita a partire dal 1200, dove si trovano la stazione, il Palazzo Reale e il quartiere ebraico e Città vecchia (la medina) a più antica parte murata di Fes, un vero labirinto di stradine, oltre 9 mila, con mercati di ogni tipo, dai tappeti agli oggetti in ottone, della ceramica ai tessuti e alla pelle, e dove le merci vengono ancora trasportate a dorso d’asino. La Medina di Fez, sede anche della più antica università del mondo.
Nel tragitto in bus verso Fez ci siamo fermati in questi posti
Quello che non scorderete mai è il loro odore pungente. Le enormi vasche di pietra piene di pigmento e le pelli stese ad asciugare una dietro l’altra, sono famose in tutto il mondo. Questo quartiere è un must do. E' costituita da tantissime vasche in pietra disposte a nido d'ape, una accanto all'altro, ciascuna contenente liquidi e coloranti diversi. Gli uomini lavorano immersi nelle vasche, alcuni fino alle ginocchia, altri fino alla vita, intenti nella pulizia e la tintura della pelle.
Fez è leader nella loro produzione e lavorazione di pelli di mucca, cammello, pecora e capra. Le concerie sono accessibili ai turisti con una minima quota di ammissione ma i turisti possono ammirare lo straordinario spettacolo delle cisterne ad alveolo dai terrazzi dei numerosi negozi di pelletteria della Medina di Fez
Prima di arrivare a Fez facciamo una serie di fermate intermedie che vi cito e potete tranquillamente visionare in autonomia
Uno dei pochi edifici religiosi islamici aperto ai non musulmani.
E' una bellissima porta monumentale costruita nel 1913, nonchè accesso principale alla Medina Fès el-Bali, la zona più antica e affascinante di Fès.
dove dormire a FEZ
Abbiamo alloggiato in un Riad molto carino e piccolo poco fuori dalla medina
Dar Hidaya Hotel Colazione internazionale ed un terrazzo molto bello.
sesta tappa: Meknes
Sulla strada per andare a Meknes facciamo tappa alla città santa di Moulay Idriss a solo un’ora da Fez e a 25 chilometri da Meknes, da secoli luogo di pellegrinaggio.
Anche in questa città ricca di storia ci facciamo accompagnare da una meravigliosa guida turistica Jamai Bouchra che potete contattare scrivendo a questo indirizzo email bouchra_jamai@yahoo.it e che vi suggerisco, tra le migliori in assoluto in termini di sensibilità, apertura mentale e conoscenza.
Ci ha fatto scoprire e ci ha spiegato alcuni dei tesori nascosti di questa città come la Medersa (scuola coranica), Heri Souani più conosciuti come "I granai" e le scuderie e la medina di Meknes
Non potrò mai dimenticare "un tesoro dimenticato" ed il significato che ha dato a questa frase (SCRIVETEMI se siete curiosi di sapere cosa significa e se arrivate a leggere l'articolo fino a qui)
dormire a Meknes
Abbiamo soggiornato da RIAD MAMA che consiglio vivamente
Suggerisco anche DAR MEKNES TRESOR - Riad Yacout - Riad Zahraa Al Ismailia
settima tappa: Rabat
Rabat è la capitale del Marocco è una città elegante e raffinata. Nella capitale troviamo il Mausoleo di Mohammed V ospita il primo Re del Marocco unificato, ma anche il defunto Re Hassan II e il Principe Moulay Abdallah. Tra le cose da vedere a Rabat, la Torre di Hassan simbolo della città, la più grande testimonianza del suo glorioso passato. Nella grande piazza potete ammirare i ruderi di 360 colonne che avrebbero dovuto sorreggere il tetto di una moschea mai costruita. La Kasba degli Oudaia è tra le principali cose da vedere a Rabat dove è bello passeggiare per le stradine fiorite e contornate da abitazioni in calce bianco e blu, tipiche del quartiere.
dove dormire a Rabat
Noi abbiamo soggiornato da Riad da Soufa nel cuore della Medina.
Consigliatissimi anche Hotel des Oudaias - Riad Jbara - Riad El Bir
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